Una giornata che doveva essere di festa e che poteva diventare tutt’altra cosa, nonostante tre tifosi in ospedale. Si può racchiudere così la giornata del Napoli Club Bologna che sono stati, loro malgrado, oggetto della furia dei tifosi viola e non solo. Abbiamo chiesto di raccontarci la dinamica dei fatti al Presidente del Club Maurizio Criscitelli.
Buonasera Maurizio ci racconti cos’è successo ieri pomeriggio mentre eravate in viaggio per Roma?
“Ci siamo fermati all’ area di servizio Giove (ad 80 km circa dall’uscita di Roma est ndr) sull’ A1 per stringere i bulloni della ruota che avevamo cambiato poco prima. L’autogrill era pieno di pullman di tifosi della Fiorentina, e proprio per questo motivo ci siamo fermati nello spazio dedicato ai distributori. In quel momento i tifosi viola ci hanno riconosciuto e si sono avvicinanti urlandoci di tutto e poi lanciandoci bottiglie e pietre. Erano in più di 200 mentre noi eravamo in 20. Ci son venuti addosso con bastoni e cinte e c’è stata una colluttazione. Ho cercato di far salire tutti sul pullman per ripartire il più velocemente possibile. Avevamo tre dei nostri feriti. Siamo usciti a Ponzano Romano per chiamare l’ambulanza che ha trasportato i tre ragazzi all’Ospedale S.Andrea di Roma”.
I vostri aggressori erano tutti fiorentini o c’erano anche tifosi di altre squadre avverse ai colori azzurri?
“Di sicuro ti posso dire che non erano tutti toscani perché c’erano accenti diversi, ma non so dirti la loro provenienza geografica. Erano tutti di età adulta e non appartenevano a nessun club organizzato. All’area di servizio c’era una pattuglia della Polizia Stradale e una macchina dei carabinieri che purtroppo non hanno potuto fronteggiare la situazione”.
Siete poi riusciti a raggiungere lo Stadio Olimpico?
“Si siamo arrivati a Roma est e poi scortati fino all’Olimpico. Mentre i nostri tre iscritti li abbiamo recuperati alle 2 di notte”.
Quali sono stati i referti per i tre ragazzi feriti?
“Il primo ha avuto sei punti di sutura e un braccio rotto. Il secondo quattro punti in testa, mentre il terzo ha subito una frattura scomposta del polso. Per fortuna questi tre ragazzi sono forti psicologicamente e hanno già superato quello che è successo. Ma la paura è stata tanta”.
Maurizio ti chiediamo di fare un augurio a Ciro
“Auguro a Ciro di riprendersi presto e di tornare in curva a cantare insieme a noi”.
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Articolo modificato 4 Mag 2014 - 18:02