Superiorità Napoli – Ancora una volta, gli azzurri si confermano quasi imbattibili tra le mura amiche del San Paolo. Nonostante il logico poco calore del pubblico, complice anche un Cagliari versione vacanza, gli uomini di Benitez hanno vita facile ad imporre dal primo minuto il ritmo giusto. Funzionano gli autonomismi della squadra e anche la tenuta fisica ha retto all’impatto di giocare dopo tre giorni dalla finale. Sotto questo punto di vista il tecnico spagnolo ha avuto ragione: la sua formazione è arrivata bene al traguardo finale.
Energia Goran – In assenza di Higuain, è toccato a Pandev e non a Zapata, il ruolo di centravanti. Il macedone, anche se ha coperto una posizione non sua, ha svolto alla grande il lavoro ed è stato un buon punto di riferimento per l’attacco azzurro. In una partita dai ritmi blandi, è emersa la sua tecnica e non è un caso se ha regalato tante giocate spettacolari nel corso dei novanta minuti.
Il bello del tifo napoletano – Si aspettavo probabilmente un clima diverso le tante famiglie che sono accorse a Fuorigrotta in questo martedì di inizio Maggio. Nonostante ciò, però, questa sera il tifo partenopeo ha dato una buona risposta a chi ha creduto che Genny a’ carogna rappresentasse la città. Le tante manifestazioni di vicinanza verso Ciro Esposito ed i tanti striscioni di incoraggiamento per lui e per i suoi cari, dimostrano il grado di umanità e di passione del vero pubblico calcistico.
Maledizione Marek – E’ proprio un anno che deve andare così…Hamsik neanche questa sera riesce a sbloccarsi, nemmeno con la possibilità di un calcio di rigore, sparato sulla traversa. La partita del capitano non è stata nemmeno tanto malvagia, anzi oggi ha espresso un buon ritmo di gioco. Resta però questo problema psicologico e mentale, che a questo punto solo la fine del campionato può far tramontare. La prossima stagione Marek sarà ancora al Napoli e andrà a caccia della redenzione, dopo un campionato maledetto e sfortunato.
Partita di fine stagione – Nessuno può accusare il Cagliari di non averci messo spirito di sacrificio, ma quando si parla dello stato del calcio italiano, sarebbe opportuno ragionare anche su questo. Quando una squadra acquisisce il risultato sperato in classifica, iniziano le vacanze anticipate e chi si è visto, si è visto. Ieri in Inghilterra, il Palace ha tolto il titolo al Liverpool: è stata una partita spregievole e drammatica, ma è stata una partita che certifica la superiorità della Premier League sulla nostra povera Serie A.
Clima surreale – Senza entrare nel merito degli eventi di sabato nuovamente e presupponendo che la sobrietà questa sera era fondamentale per il rispetto del tifoso azzurro che sta lottando con la vita, resta l’immagine di un San Paolo spento. Il calore e la gioia è ciò che differenzia il pubblico napoletano da quello delle altre formazioni. Oggi questi elementi non c’erano e ci si ritrova purtroppo a parlare in un qualcosa che va oltre lo stesso concetto di calcio…