Zapata sì, Zapata no. I tifosi dopo questa stagione non da protagonista ma da “debuttante” hanno più o meno delineato il profilo calcistico di questo giovane colombiano proveniente dal Nuovo Mondo.
Quando è stato chiamato in causa, ha sempre svolto il suo lavoro nel migliore dei modi, è acerbo, certo, ma ha carattere e l’ha dimostrato.
Benitez lo stima molto, su di lui ha speso sempre belle parole, di fiducia e Duvàn l’ha capito. Ha segnato in tutte le competizioni giocate dal Napoli quest’anno, tranne in Coppa Italia dove non è mai entrato in campo ma impossibile non ricordare il bel goal fatto a Marsiglia, il quale accese le speranze azzurre e le tenne vive fino alla fine del percorso in Champions.
In Europa League, appena entrò nello sfortunat match contro il Porto segnò, anche se un goal inutile, importante per lui e per la sua ancora scarna carriera.
In campionato addirittura fece una doppietta agli amici catanesi e fu grazie a lui che il Napoli portò a casa i tre punti.
Tutto sommato, relazionando i minuti giocati e le reti segnate, non è stata per nulla una stagione negativa.
Il reparto avanzato della squadra azzurra, però, conta campioni di prima classe che difficilmente potrebbero lasciargli il posto da titolare e ciò che serve all’ex Estudiantes è l’esperienza, vivere il campo da gioco ogni domenica.
Stasera nella sfida contro il Cagliari molto probabilmente sarà lui la prima punta data l’assenza certa di Gonzalo Higuain, una chance importante che gli permetterà di definire il suo domani.
Lui ha sempre affermato che a Napoli si trova benissimo e chissà che, con un anno da titolare altrove, non possa tornare sotto al Vesuvio con qualche certezza in più.
Benitez lo aspetta, Zapata è pronto a rispondere e a vivere altre gioie, come quella della Coppa Italia, con la maglia azzurra.