Lezione di civiltà dei tifosi napoletani, il San Paolo è solo per Ciro

Il Napoli vince, ma sono soprattutto i napoletani a vincere. Grande risposta da parte del pubblico partenopeo, che mette a tacere tutti con un comportamento esemplare. Nessuna maglia “pro Speziale”, né scontri, disordini. Nessun problema di ordine pubblico dopo i fatti di Roma. Niente di niente. L’unico pensiero dei supporter azzurri va a Ciro Esposito – il ragazzo ferito gravemente da un’arma da fuoco nel pre partita della finale di Coppa – ricoverato ancora in ospedale in condizioni tutt’altro che rassicuranti. Il giovane trentenne, infatti, lotta tra la vita e la morte.

IL GIRO DI CAMPO – Un atmosfera surreale, durante la sfilata del trofeo da poco conquistato. Gli azzurri si sono esibiti in un giro di campo nel silenzio del San Paolo. Una “festa” sobria, più che altro una celebrazione dovuta. La voglia di festeggiare era davvero poca. Qualche applauso, nessuna protesta. Solo rispetto.

CORI E STRISCIONI – L’intero stadio partecipa alla commozione e all’incitamento. “Forza Ciro non mollare” è il coro che si alza dagli spalti. “Ciro tieni duro”, lo striscione esposto dalla Curva B. I fatti accaduti qualche ora prima, nel pomeriggio, sembrano non essere mai successi. La notizia della protesta, il Daspo a Gennaro De Tommaso e Massimiliano Mantice, due importanti esponenti del tifo organizzato, gli avvertimenti della Questura di Napoli. Tutto questo non faceva ben sperare. Ma i tifosi azzurri rispondono con civiltà ed intelligenza a tutte le critiche mosse dai grandi soloni.

In tanti si aspettavano un comportamento diverso, un qualcosa che facesse clamore, scalpore. Probabilmente violenza, quella dei “soliti napoletani”. Tanti attendevano con ansia un passo falso. Come a Roma, all’Olimpico, dove il lancio di petardi, i fischi all’inno e il bel faccione di ‘Genny a’ Carogna’ inquadrato dalle telecamere nazionali e internazionali, avevano rubato la scena a ciò che di più grave era accaduto: la disorganizzazione totale di un evento così importante – con un piano sicurezza da far rabbrividire i peggiori strateghi – e un tentato omicidio a pochi chilometri dallo stadio.

“I tifosi del Napoli sono stati corretti per tutto il campionato, non solo oggi”, ci tiene a sottolineare Rafa Benitez. Non tutti, però, la pensano come il tecnico azzurro. A molti fa comodo raccontare le cose diversamente.

Andrea Gagliotti

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