E’ passato solo un anno ma sembra una vita da quando il Napoli ha accolto Rafa Benitez. Un grande allenatore è quello che riesce a plasmare la squadra a suo piacimento, riuscendo ad imprimere la propria mentalità e il proprio gioco.
Ormai, giunti agli sgoccioli di questo campionato, possiamo dire che la Rafa’s mission è compiuta.
Rivoluzione è stata la parola chiave di questa squadra, formata non più dai quei 13/14 elementi chiamati per antonomasia i “titolarissimi”. Rafa non accetta ruoli fissi, ognuno deve sentirsi importante ma soprattutto utile per la causa.
Tra i vari dati stilati e record raggiunti, non bisogna però dimenticarne uno. Tutti ma proprio tutti i tesserati azzurri hanno potuto dare il loro apporto in campo. Probabilmente situazione mai accaduta.
Una mentalità e un coraggio da premiare e così non possiamo o meglio, non dobbiamo sorvolare tale “evento” in casa Napoli.
Dopo quattro anni che il suo campo era stato quello di allenamento, finalmente anche Roberto Colombo, terzo portiere del club di De Laurentiis, ha esordito martedì scorso con il Cagliari. Ieri lo stesso è successo con Toni Doblas, lo svincolato che ha sostituito in questi mesi Rafael.
Pare una cosa da poco ma non lo è. Spazio anche ai giovani: Bariti che ha esordito quest’anno contro il Livorno in casa, Radosevic che si è ritagliato qualche minuto al centrocampo, l’ultima volta proprio al San Paolo contro i sardi.
Lo spagnolo ama rischiare e metterci la faccia sempre. E si è tenuto in silenzio anche qualche critica sul mercato o il modulo di gioco. A lui però non importa, tanto a parlare sono le prestazioni.
Ha regalato ruoli inediti a vari giocatori ritenuti da molti “finiti” o “brocchi”. Mesto ieri ha giocato centrale al fianco di un “rinato” Fernandez che quest’anno, per costanza, si può ritenere uno dei migliori acquisti del Napoli. Acquisto sì, perché con questa maglia aveva giocato pochissimo e il prestito al Getafe lo ha tenuto per sei mesi lontano dal Vesuvio.
Una speranza per tutti, una possibilità non si nega a nessuno. Non ha sentito ragioni, ognuno deve sentirsi pronto quando chiamato in causa, fondamentale per costruire e completare questo nuovo Napoli targato Rafa Benitez.
Insomma, un altro record è stato raggiunto. Non chiamatela stagione negativa, perché di belle emozioni, alla fine, i tifosi le hanno vissute. E per fortuna, non solo loro.