Nel gioco del pallone, ogni squadra è il frutto di tre elementi: allenatore, giocatori e società. In questi tre gruppi si catalizza l’attenzione spasmodica di milioni di tifosi in città o nel paese. A loro sono rivolte le odi in caso di vittoria, come a loro sono rivolte le accuse in caso di sconfitta. E’ un processo democratico di riconoscenza che si è sempre verificato nel gioco della palla rotonda, in tutti gli sport e nella vita. C’è però una categoria che viene, spesso, poco considerata: quella degli addetti ai lavori. Dietro una grande rockstar c’è sempre un operaio che monta il palco del concerto, dietro una produzione cinematografica di alto livello c’è sempre uno sceneggiatore eccellente ed un costumista egregio, dietro una grande formazione calcistica ci deve essere una grande equipe medica. Sono pochi i team di Serie A che possono avvalersi di questo privilegio, ma tra questi pochi team ci sentiamo di mettere il Napoli. Gli azzurri posso contare ogni giorno di un ottimo staff medico, che sotto la tutela del Dott. Alfonso De Nicola, lavora ininterrottamente dietro le quinte. Il motivo per cui, negli scorsi anni ed anche in questa stagione, i partenopei sono stata una delle rose più brillanti è proprio da collegare alla professionalità dei dottori e dei tecnici che seguono i giocatori in ogni singolo allenamento. E’ un mestiere duro, ripagato da pochi, ma che alla lunga può offrire straordinarie soddisfazioni.
Nella serata odierna, in un lunedì di fine campionato, il dottor De Nicola si è finalmente concesso ai microfoni ed è intervenuto nella trasmissione “In Casa Napoli”. Il medico dei partenopei ha svelato alcuni piccoli segreti sulla gestione della squadra, a partire dall’alimentazione, vero e proprio snodo principale per la gestione fisica del gruppo: “E’ stato abbastanza un problema: ogni ragazzo era abituato in un certo modo. Noi abbiamo dato delle linee generali su come alimentarsi durante la settimana. Avendo tanti appuntamenti in campo, i giocatori hanno mangiato spesso con noi, con il nostro menù. Gli spagnoli sono abituati a consumare molte proteine quindi noi, abbiamo provato a non cambiare le loro abitudini”. Oltre che con la gestione della dieta, i punti si conquistano con una buona preparazione settimanale. In questo, gli azzurri si sono contraddistinti, arrivando a fine anno con una eccellente freschezza atletica: “Il gruppo tecnico ha grande esperienza, si è giocato ogni tre giorni. Studiamo moltissimo ogni particolare di ogni calciatore. C’è una grande esperienza che ci permette di lavorare in un certo modo. All’inizio anche io ero scettico sulla resistenza in questo tour de force. Benitez ha dimostrato anche di avere grande personalità perchè ha capito che si dovevano gestire anche le forze mentali. Benitez ha questa enorme qualità e noi ci siamo trovati bene”.
Il lavoro che si svolge a Castel Volturno è volto alla resa massima di ogni singolo elemento e per questo, è utile avere sempre a disposizione il quadro di ogni calciatore. Una delle questioni più discusse in questa stagione partenopea è stata quella legata all’infortunio di Zuniga. Sul colombiano, rientrato a Genova, De Nicola la pensa in questo modo: “Ha avuto un infortunio comune di molti calciatori: un problema al ginocchio e si è dovuto curare bene. Dopo un poco di tempo il presidente ci disse: ‘Zuniga non deve recuperare per poi rifermarsi”. Purtroppo Zuniga non è stato l’unico sfortunato della stagione. Anche Maggio ed Hamsik sono stati costretti a restare ai box nel corso dell’anno, casi rari e sfortunati su cui non è stato possibile una prevenzione: “Nella stagione ci sono stati problemini che noi chiamiamo rogne. Maggio, come anche Hamsik. Sono stati guai che ci sono capitati massimo tre volte nella vita. I nostri elementi comunque sono degli atleti e s sia lo staff che il tecnico sono stati egregi nella gestione delle risorse fisiche. Tutto ciò ci ha avvantaggiati”.
Oltre, i vari problemi, ci sono anche le grandi soddisfazioni come nel caso di Insigne, uno degli elementi cresciuti di più sotto il punto di vista fisico: “ Lorenzo è stato da sempre uno stupore perchè faceva le ripetute con i centrocampisti avendo più resistenza di tutti. Non so se è migliorato atleticamente ma è cresciuto guardando i test fisici, però lo stesso criterio di valutazione dell’anno scorso per metterlo a paragone con quest’anno. Il ragazzo è molto cresciuto”. La grande sorpresa di Insigne fa il paio con quella di Reina, straordinario trascinatore in campo e uno dei migliori come resistenza. Il medico è entusiasta del lavoro svolto dal portiere spagnolo: “Ha un fisico molto esplosivo e molto forte perchè lui è nello stesso tempo agile e potente. Sono caratteristiche rare in une estremo difensore ma lui ha, anche perchè è privilegiato da una grande struttura muscolare. Dobbiamo dire che i nostri hanno fatto tante partite in quattro competizioni. Alcuni sono riusciti a recuperare durante il tuor de force ma Pepe è riuscito ad essere sempre costante”.
“Marek ieri ha avuto una semplice contrazione e non c’è da preoccuparsi. Abbiamo fatto la tac e la notizia è stata positiva“. Con queste ultime dichiarazioni – rilasciate ad inizio puntata – possiamo ritenere conclusa l’intervista tour court di De Nicola, un grande dottore per una grande formazione!