Quante storie si sono intrecciate lungo la strada del Napoli. Si potrebbe asserire che di cento nomi dichiarati, due o tre in percentuale si sono poi realmente rivelati veritieri e sono approdati in maglia azzurra. Ogni anno, in sede di calciomercato, c’è l’usanza per i giornalisti di elargire lunghe liste di nomi di calciatori delle più disparate nazionalità, provenienti da categorie inferiori o da grandi club, pronti per firmare e abbracciare l’azzurro, puntualmente però dimenticati dopo qualche giorno e relegati nel registro dei “dimenticati” a cui è stata aggiunta la voce “azzurri per qualche tempo”, ma che non hanno poi mai davvero indossato la gloriosa maglia del Napoli, illudendo centinaia di migliaia di tifosi, ove mai fossero appartenuti alla categoria dei “campionissimi”. E’ proprio sui grandi nomi accostati al Napoli che ci piace fare un breve seppur dettagliato viaggio attraverso le tappe delle illusioni, illustrando brevemente i passaggi che videro protagonisti grandi calciatori che sembravano ad un passo dal vestire l’azzurro, ma che poi, per svariati motivi, hanno solamente infranto i cuori di tantissimi tifosi partenopei.
Qualche anno prima il Napoli si apprestava a concretizzare un mercato di successo per portare a Napoli i fasti di un tempo, il campionato ’97-98 si presentava come l’annata del riscatto, il momento giusto per costruire una rosa degna del blasone della società di Fuorigrotta che, ad inizio estate, sciorinò nomi altisonanti per l’attacco, individuato come il fulcro da cui partire per ottimizzare la struttura tecnico-tattica della squadra, ovviamente i nomi erano più di uno, ma ad un certo momento del calciomercato estivo gli
Una certezza c’è già: sarà un acquisto boom, un colpo miliardario, di quelli che i tifosi azzurri hanno quasi smarrito nella loro memoria, la prima mossa della ricostruzione del Napoli. Tempo due settimane, se i risultati della squadra non tradiranno i programmi della società. C’è la promozione, un traguardo che ancora deve essere conquistato, al centro di tutto. Il verdetto del campo influenzerà lo sprint finale della trattativa tra Ferlaino e Corbelli: è slittato a lunedì prossimo il primo versamento da 50 miliardi di lire per l’ingresso nel club del patron di Telemarket. Un altro rinvio che non preoccupa i diretti interessati, ma che di certo non fa bene alla credibilità dell’intera operazione. S’è arrivati dal 30 aprile al 12 maggio. Tante promesse e niente soldi. Però sarebbe solo una questione di tempi, dilatati anche dall’incertezza sul ritorno in serie A, che sarà decisivo per conoscere il futuro di Walter Novellino. È più tranquillo, l’allenatore. Sa che vincendo può restare. La promozione è al centro di tutto. Soprattutto della ricostruzione nel settore tecnico. È già tempo di campagna acquisti, ma il Napoli ha le mani legate, almeno fino a quando non conoscerà finalmente che destino l’attende. Si conoscono gli uomini che dovranno collaborare con Ferlaino per costruire la nuova squadra: il direttore sportivo, Gigi Pavarese, e il consulente di mercato Alessandro Moggi. Si conosce anche il progetto a cui stanno lavorando: l’ingaggio di un campione, a cui sarà affidata la stuzzicante sfida di riconquistare i tifosi. Cinque i nomi finiti sul taccuino: da Zola a Weah, da Zalayeta a Ortega. E poi, in pole position, c’è Roberto Baggio, che l’altro ieri ha pubblicamente annunciato il suo gradimento per la maglia azzurra. «È un’idea molto suggestiva». Sposata subito dal procuratore del fantasista, Stefano Petrone. «Il Napoli ci interessa. Sarebbe una soluzione ideale per il futuro di Roby. Ma non c’è stato alcun contatto, con Ferlaino, che si fece vivo l’ultima volta tre stagioni fa, quando l’affare saltò in dirittura d’arrivo. Però la porta è aperta, purché si decida in due settimane~». Dipenderà soprattutto dal Napoli, accertata la sincera disponibilità di Baggio, che però non è interessato a giocare in serie B. È legato alla conquista della promozione in A, dunque, l’eventuale acquisto dell’ex stella della Nazionale. Subordinato, però, anche a dettagli economici tutt’altro che insignificanti. È di 4 miliardi netti a stagione l’ingaggio attuale del giocatore dell’Inter, che ha rotto con Lippi e il prossimo 30 giugno sarà svincolato dal club nerazzurro, quindi pronto a trasferirsi a parametro zero. L’investimento, però, resta abbastanza oneroso, tenendo conto in particolare dell’età non più giovane di Baggio: 33 anni già compiuti, probabilmente troppi per garantire più di un’altra stagione ad alti livelli. Pro e contro s’intrecciano complicando il rebus di Ferlaino, che è comunque deciso a perseguire il suo piano di un acquisto boom: la mossa vincente per restituire entusiasmo ai tifosi. Baggio è l’uomo giusto, in questo senso. E allora, aspettando che arrivino i 100 miliardi di Corbelli, l’alleato di Ferlaino può diventare la Diadora, che è il nuovo sponsor tecnico del club azzurro e di cui lo stesso Roberto Baggio è testimonial (proprio ieri pomeriggio ha girato uno spot, accompagnato dal suo procuratore Petrone). «Ma di Napoli non abbiamo discusso. E Roby, come tutta l’Inter, non può fare altre dichiarazioni: è in silenzio stampa. Quello che pensa, del resto, l’ha già detto due giorni fa». Che Napoli è il suo sogno. Mai così vicino a diventare realtà.
Tanti i sogni infranti, molti altri ancora sono stati i nomi dei “top player” che un attimo prima sembravano già arrivati all’ombra del Vesuvio, poco dopo invece svaniti come una bolla di sapone, buoni forse soltanto a montare un’attesa spasmodica di vedere finalmente un altro “trascinatore” in grado di riportare sorrisi e successi dove soltanto un uomo è stato in grado di realizzare tali gesta. Chi sarà il prossimo predestinato? Si spera vivamente che l’investito di tale arduo compito sia presente tra i “grandi nomi” già attualmente in squadra o magari in arrivo nelle prossime sessioni di mercato….ma questa volta che sia per davvero.
Articolo modificato 5 Giu 2014 - 22:56