Si scrive Higuain ma chissà cosa si legge ancora: per il momento, un gran bel punto interrogativo, nient’altro che non si sappia, avendo trascorso due giorni di riposo e dunque non essendo dinnanzi a prove certe sulla integrità assoluta del piede destro. Perchè Napoli-Verona è ormai un dettaglio e rischiare non sarebbe giusto. Il dolore avvertito nel finale della gara con l’Inter è stato combattuto – e sopportato – per la finale di Coppa Italia a Roma, ma poi, quando è ricomparso, non ha dato tregua e dunque conviene riflettere sull’opportunità di andare ad affrontare una partita e dunque di giocare contro la sorte, che è sempre in agguato e può attentare alla salute del centravanti della nazionale argentina.
Quattro in meno. Il campionato è ormai finito, tutto è stato deciso, e il Napoli non ha nessuna intenzione di azzardare non solo Higuain, ma lo stesso discorso vale per Albiol come Behrami, come Hamsik che è stato l’ultimo ad entrare nel listone degli infortunati. Insomma, situazioni da valutare: ma onestamente è complicato pensare che valga la pena di buttarlo nel mischione di una partita senza storia. Percentuali non eccessive, insomma, che sia in campo. In teoria, per ora, per oggi quando ricomincia la preparazione, l’allenatore spagnolo, Benitez deve rinunciare quasi sicuramente a quattro calciatori, ma parlare di emergenza sarebbe esagerato: la squadra nasce oggi, sarà ovviamente figlia del responso del campo d’allenamento ma anche del bollettino medico che stilerà il dottor De Nicola, però il turn-over è agevole. Anzi, inevitabile.
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 14 Mag 2014 - 12:04