Quattordici possibili azzurri al Mondiale, mai così tanti nella storia del Napoli

Quattordici azzurri al Mondiale. Dodici praticamente sicuri, due probabili. Albiol, Reina, Mertens, Inler, Behrami, Dzemaili, Henrique, Higuain, Fernandez, Andujar, Zuniga, Ghoulam. Maggio e Insigne nella lista dei 31 pre convocati dell’Italia. Il primo volerà in Brasile quasi sicuramente, il folletto di Frattamaggiore è ancora in forse.

Diciassette, se contiamo i tre giocatori in prestito: Armero, Vargas e Gargano.

Record storico per il Napoli, che non aveva mai avuto una così ricca rappresentanza nel torneo più prestigioso del Mondo.

Il massimo – sei giocatori – era stato raggiunto nel 1990, anno del secondo scudetto. Furono convocati Ferrara, De Napoli, Carnevale nell’Italia, Maradona nell’Argentina, Careca e Alemao tra le file del Brasile. Epoca diversa, in cui gli stranieri erano pochi e le squadre della Serie A erano composte soprattutto da italiani.

Se però rapportiamo questo risultato a periodi più recenti, ci accorgiamo della crescita del club azzurro. Nel 2010, appena il Mondiale precedente, cinque calciatori: Hamsik, Quagliarella, Maggio, De Sanctis e Gargano. Nel 2006 addirittura nessuno. Una differenza abissale, che ci fa rendere conto del salto di qualità enorme del club di De Laurentiis, con numeri alla pari delle big d’Europa.

Il Napoli sarà con buone probabilità la squadra più rappresentata d’Italia. Superata anche la Juventus, che avrà 13 potenziali “rappresentanti”. Dodici, in teoria, i sicuri. Uno, Llorente, con meno possibilità. Così come Roma (6, più Nainggolan in forse), Inter (8 più Ranocchia, qualora dovesse rientrare tra i 23 di Prandelli) e Milan (10 potenziali).

Andrea Gagliotti

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