Riccardo Bigon è stato tra gli assoluti mattatori delle ultime sessioni di mercato. I frutti del suo lavoro sono rappresentati da innesti di assoluto livello, una campagna acquisti, quella della stagione 2013-2014 in cui il dirigente azzurro, coadiuvato dal proprio scouting e a stretto contatto con Rafa Benitez, non ha sbagliato un colpo. Dai colpi da 90 agli innesti oculati è riuscito a garantire al tecnico madrileno le fondamenta su cui poggiare il Napoli del futuro prossimo, una squadra sempre più ambiziosa e capace di superare i limiti palesati durante quest’inizio ciclo comunque esaltante. Per raggiungere questi risultati sarà fondamentale la prossima campagna di rafforzamento, di certo non sarà semplice, ma Bigon dopo aver scacciato con i fatti i dubbi e le critiche che talvolta hanno caratterizzato la propria carriera in azzurro ha la fiducia di tutti, dal Presidente al tecnico passando per i tifosi. Quello che è alle porte sarà però un mercato diverso, ad affiancare le risorse messe a disposizione da un club solido saranno fondamentali gli introiti delle cessioni, un tesoretto essenziale per una campagna acquisti d’alto profilo. Fare cassa quindi, ma è tutta qui la differenza sostanziale rispetto al passato, non più tramite la cessione di un top player come Cavani e Lavezzi, calciatori che si vendono da soli e grazie ai quali impostare poi delle sontuose campagne di rafforzamento come quelle della stagione appena conclusa. Sarà necessario un lavoro in uscita accorto, intelligente: Behrami, Dzemaili, Pandev, Britos, Vargas, Cigarini, Gargano, El Kaddouri, tutti calciatori che non rientrano nei progetti di Benitez e che possono assicurare entrate cospicue, un tesoretto di circa 30 milioni sul quale impostare un mercato all’altezza di piazza ed allenatore, senza sacrificare gioielli quali Hamsik, Zuniga e Insigne troppo spesso accostati a rumors di mercato da scacciare senza indugio, perché trattenere i propri gioielli è un passo decisivo per raggiungere l’agognato step successivo. Vagliare il mercato ed essere pronti a scorgere le situazioni più propizie, questo l’input fondamentale per il lavoro che aspetta il dirigente azzurro. Bigon ha dimostrato con i fatti e i risultati, negli anni, di saper comprare, per costruire un Napoli migliore adesso deve dimostrare di saper vendere.
Edoardo Brancaccio
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Articolo modificato 26 Mag 2014 - 14:59