Quella appena trascorsa per Jorginho è stata una stagione speciale, la più significativa della sua breve carriera. Un’annata caratterizzata dall’esordio in Serie A con la maglia del Verona, colonna del centrocampo di Mandorlini, uno dei massimi artefici dello spettacolare girone d’andata degli scaligeri. Carisma e personalità, grandi doti di palleggio e un’intelligenza tattica che in pochi possono vantare ad una così giovane età, qualità che non hanno lasciato inerte il Direttore sportivo azzurro Riccardo Bigon lesto a portarlo alle pendici del Vesuvio sfruttando i propri contatti con la dirigenza veronese. A gennaio il salto, un cambiamento radicale di piazza e conseguenti pressioni, una nuova esperienza vissuta però con il piglio di un veterano. Jorginho si è subito inserito alla perfezione nei meccanismi di Benitez, mostrando una crescita esponenziale e non patendo in alcun modo il cambio di contesto, sia tattico che ambientale.
Come Ulisse – Ovvio che una stagione simile faccia drizzare le antenne degli osservatori dei massimi club europei, gli stessi club che Bigon ha sverniciato nella scorsa sessione invernale di mercato con una trattativa al fulmicotone. Secondo quanto riportato dal portale inglese Football direct news Manchester Utd e Tottenham sarebbero fortemente interessate a portare il giovane centrocampista italobrasiliano nella terra d’Albione. Un interesse che non stupisce visto il valore e le prospettive indiscutibili del calciatore, sirene che però possiamo affermare, senza alcun timore di smentita, saranno destinate a rimanere inascoltate. Non bastassero le continue esternazioni del calciatore, entusiasta della sua avventura in azzurro, ecco le recenti lapidarie dichiarazioni del suo procuratore Joao Santos: “Il ragazzo si è ambientato benissimo, è felicissimo a Napoli e vuole disputare la Champions in azzurro. La società a breve riscatterà l’altra metà dal Verona ed il ragazzo sarà del Napoli a titolo definitivo”.
Frasi che non necessitano ulteriori commenti, il futuro di Jorginho è azzurro, con buona pace dei top club inglesi.
Edoardo Brancaccio
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Articolo modificato 1 Giu 2014 - 18:45