Gonzalo Higuain, il Mondiale per confermarsi nell’Olimpo dei fuoriclasse internazionali

Gonzalo Higuain non ha bisogno di presentazioni: la sua fama lo precede, così come la bravura ed un palmares fatto di grandi squadre e cascate di splendide reti e prestazioni. Il Pipita è il classico attaccante moderno, sintesi di qualità, mobilità, spirito di sacrificio e visione di gioco a trecentosessanta gradi. Fortissimo di piede e preciso anche di testa, non si tira indietro quando c’è un calcio piazzato o un rigore da realizzare, quando il tecnico chiede di ripiegare a centrocampo o aiutare la difesa, creando assist per i compagni con i quali ha una bellissima intesa.

Quanto fatto nel primo anno a Napoli è sicuramente da standing ovation: diciassette reti in campionato e venticinque stagionali (ventiquattro se dovessimo improvvisarci pignoli…), in quarantasei presenze totali. Vari gli infortuni occorsi ed un finale di stagione ai box, che avrebbe potuto avvicinarlo ancora di più alla vetta della classifica dei marcatori di A. Numeri da record considerando solo che, nell’ultimo anno al Real Madrid, ha collezionato le stesse diciasette reti in campionato in 48 presenze, ma alla settimana stagione in forza agli spagnoli. Con una nuova squadra, un nuovo tecnico ed un campionato inedito, il numero nove azzurro ha impressionato tutti, meritando non solo la rinnovata fiducia della società tutta e dei tifosi ma anche la conferma nella Nazionale argentina, tra le favorite del prossimo Mondiale.

Sarà proprio in Brasile che il Pipita cerca una nuova consacrazione, al fianco di mostri sacri che ben conosce quali Mascherano, Messi, Lavezzi e soci. Sarà difficile ritagliarsi il giusto spazio ma le sfide lo esaltano: il fuoriclasse sotto l’ombra del Vesuvio è ben motivato a dare il massimo, per tornare a Napoli più forte di prima, pronto per suonare la carica alla conquista del tricolore. Sono lontane ed utopiche le sirene che lo vorrebbero al Barcellona: Higuain in Italia sta bene e la sua avventura è solo appena iniziata. Il futuro è ancora tutto da scrivere e, tra Napoli ed il “San Paolo”, il racconto della sua carriera prosegue per le splendide strade di Rio. Adelante Pipita.

Alessia Bartiromo
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