La gratitudine per lui ha un solo colore: l’azzurro del Napoli. Dries Mertens ritiene di dover ringraziare Benitez ed il club che gli dato l’opportunità di emergere in un campionato così difficile come quello italiano. Vola in Brasile grazie a chi gli ha dato la possibilità di interpretare più ruoli e di emergere a suon di gol e di assist. “È un onore per me essere al Mondiale con la mia Nazionale – ha detto – Spero di avere qualche chance e di contribuire a portare avanti i colori del mio Paese. Il ruolo? Non ho problemi. Mi piace svariare su tutto il fronte d’attacco. Ho dimostrato proprio a Napoli di poter ricoprire tutti i ruoli sulla trequarti. Ho agito a sinistra come a destra. E qualche volta anche da centrale, a ridosso della prima punta. Il Mondiale? Tutto è possibile, anche se per il Belgio sarà difficile, mentre penso che nel giro di due anni potremmo conquistare lo scudetto con il Napoli. Un gol contro l’Italia? Beh, io spero di segnare in finale di Champions con il Napoli contro il Real Madrid”.
Undici gol nella sua prima stagione partenopea, peraltro condita da ben otto assist. Una stagione cominciata in tribuna e conclusa da vero protagonista. Dries Mertens non sta nella pelle. Ha coronato il sogno che custodiva nel cassetto ed ora strizza l’occhio al ct già in vista del debutto il 17 giugno a Belo Horizonte in una sfida che lo vedrebbe opposto al compagno del Napoli, Ghoulam: “La mia condizione fisica è buona, migliora giorno dopo giorno. Avevo un piccolo fastidio prima del raduno ma ora va tutto bene. Mi auguro solo di avere un po’ di spazio e dimostrare di essere maturato sotto tutti i profili”.
Il Napoli, con il direttore sportivo Bigon, l’aveva fatto seguire già dopo il primo faccia a faccia, quello con l’Utrecht in Europa League di tre anni fa. Poi anche nel PSV Eindhoven quando Mertens nella gara in Olanda, da solo, aveva messo in crisi l’intera difesa partenopea. Poi al momento opportuno Bigon spiazzò la concorrenza assicurandosi il calciatore per undici milioni di euro. Ma si trattò di un acquisto con riserva. “Dobbiamo parlarne con il nuovo allenatore e poi ratificheremo il tutto”, disse il braccio destro di De Laurentiis. E quando il nome di Mertens venne prospettato a Benitez, l’okay arrivò in un attimo. Dietro quella convocazione in Brasile, c’è tanto di Rafa e di Napoli e Dries giustamente lo riconosce.
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 7 Giu 2014 - 09:58