Gonzalo Higuain e Pepe Reina, da leader azzurri a trascinatori del Mondiale brasiliano

A vederli in campo al “San Paolo” sono un mix di esperienza, grinta, carattere e tecnica, idoli dei tifosi che vedono nei loro occhi le motivazioni giuste per arrivare lontano. A vederli fuori, tra gli amici o ad una festa, sono completamente diversi tra loro: uno padre di famiglia, pieno di responsabilità, un vulcano in eruzione di simpatia ed energia; l’altro più giovane ma schivo, mite e che al massimo abbozza un sorriso quando è con la giusta compagnia. Pepe Reina e Gonzalo Higuain sono l’anima del Napoli ed, in tempo di Mondiali, anche della Spagna e dell’Argentina.

Due storie diverse le loro, così come le rispettive età: sarà il terzo Mondiale con la Spagna per Reina, il secondo per Higuain in forza all’Argentina ma decisamente il primo da indiscusso protagonista, reduce da una splendida stagione in crescendo sotto l’ombra del Vesuvio, all’esordio nel campionato italiano. Molto amici fuori dal rettangolo verde di gioco, si rispettano ed aiutano anche durante la partita, seppur agendo in porzioni del campo totalmente opposte. Pepe è il guardiano del bunker partenopeo, Gonzalo la punta di diamante dell’attacco.

Entrambi però nelle vene hanno qualcosa dell’altro: l’estremo difensore, una definita vena estrosa che spesso lo fa agire da libero, con un rilancio preciso e delizioso; il bomber invece sa ripiegare bene in difesa aiutando i compagni quando in difficoltà, sacrificandosi per la squadra e producendo anche assist e ripartenze. Insomma, giocatori d’altri tempi e dalle enormi qualità, che scalpitano per trovare spazio con le rispettive Nazionali. Le migliori chance di partire titolare le ha il Pipita, meno il secondo portiere delle furie rosse. Entrambi però parlano della loro esperienza in Brasile come un grande dono, un altro mattoncino da apportare alla loro carriera che si spera prosegua proprio al Napoli, in particolar modo per il numero venticinque partenopeo ancora in bilico al termine del prestito secco dal Liverpool. Ne sarebbe felice la società, così come i compagni ed i tifosi: perché di Pepe Reina e Gonzalo Higuain non ce ne sono molti.

Alessia Bartiromo
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