Esordio sfortunato per Insigne, subentrato forse troppo tardi

Prestazione in bianco e nero per Lorenzo Insigne che fa il suo debutto in Coppa del Mondo al minuto ’57 di una partita molto complicata. All’ingresso si posiziona subito largo a sinistra nella sua abituale posizione del Napoli, ma resta isolato perché alle sue spalle Darmian è poco avvezzo alla sovrapposizione o alla triangolazione e al centro della trequarti Cassano è troppo fermo per poter cucire il gioco sugli esterni.

Nei primi dieci minuti sul campo Lorenzo non lascia tracce, prova quindi ad abbassarsi per ricevere palla a metà campo, talvolta anche più basso (è anche autore di un recupero palla importante in difesa, al limite dell’area). Di fatto gli capita un’unica occasione da gol, con un bel taglio in posizione da centravanti riceve un lancio dalla trequarti sul quale è subito pressato alle spalle e sceglie dunque la soluzione in mezza girata dal limite dell’area, l’impatto con la palla però non è pulito e il tiro finisce alto.

Nel finale entra più nel vivo di una manovra azzurra che è però ormai troppo compassata, riesce a dialogare con Cassano accentrandosi e serve un paio di palloni smarcanti a Cerci sull’out destro.Difficilmente Insigne avrebbe potuto fare di più in questo match, viste le difficoltà tattiche della squadra di fronte allo schieramento costaricense che ha chiuso ogni spazio agli azzurri nella ripresa impedendo di fatto la manovra offensiva dell’Italia.

In vista dell’ultimo match decisivo con l’Uruguay, chissà che Prandelli non decida di sfruttare Lorenzo in un quadro tattico migliore per esaltarne quanto meno la maggior velocità e freschezza rispetto a molti degli affaticati compagni di squadra.

Andrea Iovene
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