La Nazione intera lo reclama a gran voce. “Ciro in campo contro l’Uruguay” è ormai il coro più gettonato tra gli italiani, noto popolo di Ct ancora in erba. “Effettivamente lui crede di giocare dall’inizio”. A rivelarlo è Antonio Immobile, papà di Ciro, che gentilmente concede tempo alle nostre domande. Sensazione svelata al cellulare. La sconfinata distanza geografica, infatti, non scalfisce minimamente le abitudini del centravanti di Torre Annunziata: “Ci sentiamo ogni giorno – confessa ancora papà Antonio, un passato da attaccante in categorie semi-professionistiche – . Nonostante l´importanza dell´ultima gara del Girone, sento mio figlio tranquillo e sereno; lui non è per niente nervoso, anche se sa che molto probabilmente giocherà”. L´intesa con Balotelli, difatti, è l´ultimo dei problemi: “A mio avviso, la coppia si integra alla perfezione. Ciro mi ha anche detto che con Mario si trova molto bene. Deciderà Prandelli, ovviamente. Ma i due, davanti, sono compatibili”.
‘Brasile 2014’ è dunque vissuto con allegria, spensieratezza ed anche un pizzico di scaramanzia, a casa Immobile: “Mio figlio rispetta sempre un rituale preciso. Un suo simbolico gesto pre-partita? Scambia ogni volta un sms di ´in bocca al lupo´ con la mamma”. Messaggio che arriverà puntuale anche martedì prossimo, ore 18 italiane. Quando gli Azzurri si giocheranno l’accesso agli Ottavi con Immobile titolare: “Credo nella qualificazione”, la speranza di papà Antonio. Che non avrà la famosa e magica palla di vetro, ma tanta determinazione ed umiltà. Proprio come suo figlio: “Francamente non mi aspettavo un’esplosione così importante di Ciro. Sarei un buffone se dicessi il contrario. Come si fa a prevedere il futuro quando si è ancora così giovani? Ero solo consapevole del suo talento”.
Talento che, purtroppo, non eviterà all’ultimo capocannoniere della massima Serie di emigrare al Dortmund, alla ricerca della definitiva consacrazione: “Meglio per lui che vada via – l’amara ed ultima considerazione di Antonio Immobile – . In Italia non c’è spazio per i nostri ragazzi. Ed allora sono contento che mio figlio giochi in Germania, avendo la possibilità di misurarsi in un altro campionato”.
FONTE Salvatore Piro per Lo Strillone
Articolo modificato 22 Giu 2014 - 12:27