Periodo molto intenso per il Napoli, diviso tra mercato, Mondiali e programmazione per il futuro. A parlare di tutto ciò in esclusiva per SpazioNapoli è il bravissimo scrittore e giornalista a trecentosessanta gradi Boris Sollazzo, tifosissimo della squadra di Benitez.
Tanti giocatori del Napoli al Mondiale, chi ti ha colpito maggiormente?
“Tra tutti gli azzurri che stanno ben figurando con le proprie Nazionali, chi mi ha colpito maggiormente è stato sicuramente Mertens con il suo Belgio. Non è una sorpresa ma anche in una competizione importante come il Mondiale sta dimostrando tutto il suo valore. E’ tra i migliori partenopei in brasile e tra i migliori tre giocatori in assoluto più in forma in tutta la competizione. Penso abbia però qualche problema con il suo cittì Wilmots, che non lo impiega mai per tutto il match. Forse sa che rende bene anche subentrando a gara in corsa e che, con il suo gioco veloce e ricco di scatti e dribbling, sa essere decisivo quando meno stanco. La ciliegina sulla torta poi, è stato il tweet di ieri a Reina, a riprova che il gruppo azzurro anche se distante è coeso e davvero unito. Prendiamo come esempio proprio Reina e Mertens: il primo un gigante spagnolo, maturo e con una famiglia, il secondo un folletto belga con le sembianze di uno scugnizzo. Opposti fisicamente, diversissimi culturalmente eppure hanno legato tantissimo. Anche al Mondiale, tutto sommato, il migliore è sempre Benitez”.
Che ne pensi invece del cammino brasiliano di Insigne, utilizzato poco da Prandelli ma oggetto di ingiuste critiche da parte degli addetti ai lavori e dei tifosi?
“Su Insigne credo che sia così forte da prendersi le responsabilità del ko del’Italia, maturato non certo per colpa sua ovviamente, in solo mezz’ora di gioco. Purtroppo paga lo scotto di chi viene visto da tutti come “l’intruso”. Io personalmente, credo che colui che sia fuori posto al Mondiale è Cassano e lo ha anche dimostrato proprio contro la Costarica. Lorenzo deve stare tranquillo e chissà che oggi possa avere qualche altra chance per dimostrare il proprio valore e riscattarsi. Un plauso anche agli altri azzurri impegnati in Brasile: ho visto un ottimo Behrami ed un buon Vargas. Il cileno però, continua a non convincermi. Spero che il Napoli possa venderlo sulle ali dell’entusiasmo del Mondiale, poiché tatticamente e tecnicamente non fa al caso di Benitez. Bene in Brasile anche Fernandez ed Higuain, con quest’ultimo che gioca molto anche per la squadra”.
Scartando quindi la possibilità di confermare Vargas in azzurro, su chi punti nel ruolo di vice Higuain?
“Non me ne voglia Vargas ma come accennato poco fa, ne faccio più una questione tattica che altro. Per parlare di veri campioni, lo vedo più come un Inzaghi, non come un vice Higuain. Al Napoli invece, serve un giocatore della stazza di Duvan ma delle caratteristiche del Pipita. Non sarà facile migliorare una rosa già ottima, che ha terminato il campionato terza in classifica, ha vinto una Coppa Italia dando filo da torcere a tutte sia in Italia che in Europa. Il club sta lavorando benissimo e so che sta già portando a termine due ottimi colpi, l’acquisto di Janmaat e Gonalons che mi piacciono molto”.
Tornando invece a Reina invece, pensi sia fondamentale trattenerlo in azzurro?
“Penso proprio di si perché, oltre che ad essere un portiere fortissimo, è un vero uomo spogliatoio, un leader. Non solo perché si è fatto amare sin da subito dai tifosi e dai compagni ma perché all’occorrenza si espone, ci mette la faccia, si assume responsabilità di gol spesso figli delle disattenzioni dei difensori e potrebbe essere un ottimo maestro per Rafael. Anche il brasiliano mi piace tantissimo, credo che forse sia ancora più forte dello spagnolo ed ottimo portiere anche in prospettiva. Trattenere quindi Reina e perché no, magari fare una staffetta con Rafael come fatto dal Real Madrid, in particolar modo per le Coppe europee. La prossima stagione sarà quella decisiva: le milanesi non le vedo scatenate sul mercato, la Juve si concentrerà sulla Champions e la Roma al momento non regge al meglio il doppio impegno settimanale di coppa e campionato. Resta l’ottima Fiorentina ma, con i giusti innesti, possiamo davvero puntare allo Scudetto”.
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Articolo modificato 24 Giu 2014 - 13:08