Non c’è due senza tre. Suarez fa tripletta e non parliamo di gol. Il fuoriclasse uruguaiano, recuperato a tempo di record e tirato a lucido per la kermesse mondiale, si è esibito ancora una volta nella specialità extracalcistica che più predilige: il morso, con vittima di turno individuata in Giorgio Chiellini.
Uno dei simboli dell’eliminazione dell’Italia in questi strani Mondiali brasiliani resterà senza dubbio la protesta del difensore azzurro il quale, incredulo, mostra la pelle nuda con i segni della inspiegabile e nefasta follia di Suarez. Un gesto irrazionale e del tutto fuori da ogni qualsivoglia idea si possa avvicinare al mondo calcio. Ancora peggiore, però, è sembrata la pantomima messa in scena dallo stesso calciatore del Liverpool: una sceneggiata in piena regola, che così squallida è apparsa agli occhi dei telespettatori di tutto il mondo, ma considerata abbastanza credibile, a quanto pare, dai direttori di gara che paradossalmente si sono esentati dall’intervenire.
AZZANNATORE SERIALE – Ma quello di quest’oggi, come detto, non si tratta di un caso isolato nella carriera del pistolero. Chiellini è solo l’ultima vittima del “cannibalismo” della stella della Celeste. Suarez infatti aveva già azzannato un avversario ai tempi dell’Ajax nel 2010. All’epoca fu punito con sette giornate di squalifica per aver morso Otman Bakkal, giocatore del PSV Eindhoven. Saggiamente la compagine olandese decise di non presentare ricorso, bensì sospese spontaneamente il suo tesserato per due turni. Non pago, circa tre anni dopo in un match contro il Chelsea, Suarez non riuscì a contenere la sua brama di carne umana e colpito da un raptus inveì contro Ivanovic, lasciando anche sulla sua pelle un segno tangibile del suo passaggio. Anche in quell’occasione il gesto restò impunito durante i 90 minuti di gioco ma venne severamente condannato dalla lega inglese con 10 turni di squalifica.
MONDIALE FINITO? – Suarez saluterà i campi da calcio brasiliani con largo anticipo rispetto ai suoi compagni di Nazionale? Probabilmente sì. Il calciatore che ha festeggiato con tanto entusiasmo il passaggio del turno appena ottenuto contro l’Italia corre il rischio di una maxi squalifica da parte della FIFA. Quantomeno ci si augura che sia così.
NON SOLO MORSI – Ma la figura di Suarez rappresenta un agglomerato di anti sportività a 360°. L’attaccante ha fatto incetta di giornate di squalifica anche nel 2011, punito per un brutto episodio di razzismo nei confronti del terzino del Manchester United, Patrice Evra che gli costò altre otto giornate di squalifica.
Talvolta, laddove abbonda il talento esso non viene compensato con altre qualità ugualmente di rilievo. Sembra questo il leitmotiv di molti grandi geni dello sport o della musica, ad esempio. Suarez non si sottrae a queste legge non scritta, palesando sì una cristallina dote nel calciare il pallone, macchiata però da una moralità alquanto discutibile.
Antonio Allard
ECCO IL VIDEO DEL MORSO DI SUAREZ A CHIELLINI:
http://youtu.be/fzyg3RkblQs