Il mondo parallelo alla Francia che sa di centrocampo, che sa di priorità, è tutto nella duttilità di un jolly d’attacco croato che, un paio di giorni fa, è stato al centro di un interessante discorso andato in scena in un albergo di Milano-mercato: “Sì, c’è stato un incontro con Bigon”. La saga di Ivan Perisic continua: non è mica un’illusione. Altro? Certo che sì, perché se lui è un nome più che gradito per completare il reparto offensivo, ce ne sono altri che fanno ugualmente gola: Michu e André Ayew, tanto per gradire. Loro si chiamano alternative, ed hanno il medesimo compito che un uomo come Moussa Dembelé, titolare anche venerdì con il Belgio al Mondiale, deve svolgere nel giro degli affari che agitano l’estate del Napoli. Francia permettendo.
VIDEOTAPE. Già, è Oltralpe, è a Lione e dintorni che si gioca la grande partita del centrocampo azzurro, ma storie del genere hanno già lasciato il segno e l’amaro, e dunque è sempre meglio cautelarsi. La sintesi: Gonalons è il top lista di Rafa, il nome prescelto da un bel po’ per rinforzare e completare il reparto e non si discute, però nel caso in cui la variabile impazzisse ancora e tutto andasse in frantumi – come a gennaio -, resterebbero comunque le informazioni raccolte visionando decine di dvd su un belga 26enne di origini maliane che si chiama Dembelé. Appunto. Un bel prototipo, un centrocampista ex offensivo che, negli anni (del Fulham), ha completato una metamorfosi tattica che l’ha portato a diventare mediano davanti alla difesa sia nel Tottenham, sia nella Nazionale belga.
IL COLLEGA. Al suo fianco, o magari al suo posto, con gli Spurs ha giocato spesso anche un altro uomo finito nel mirino azzurro: Sandro, brasiliano di 25 anni che i tifosi inglesi hanno ribattezzato, The Beast. La Bestia. Un mastino, lui, ma non la prima scelta: è nell’elenco, però non è che faccia proprio impazzire. La sensazione, anzi le indiscrezioni vanno in questa direzione: ecco perché, mai come in questo caso, è corretto parlare di alternativa vera.
IN GERMANIA. Il listone parallelo (a Gonalons) del centrocampo e poi quello dell’attacco. Della trequarti: perché se la riconferma di Zapata è stata raccontata direttamente da De Laurentiis, nonostante il manager continui a lasciare aperta la possibilità del prestito, il saluto di Goran Pandev è una prospettiva scontata. Sì, il macedone andrà via nei prossimi giorni o magari in corso d’opera, magari in pieno ritiro, però alla fine saluterà il Napoli e lascerà vuota una casella. Un posto che a Perisic non dispiacerebbe mica occupare: “Gli piace la mentalità napoletana”. La frase di qualche giorno fa del suo manager, Tonci Martic, è un martello che batte e che avvalora il seguito. “Ho incontrato il d.s. Bigon, è vero, e abbiamo parlato perché ci conosciamo. Tra l’altro, non gestiamo soltanto Perisic”, la precisazione di ieri. L’ex giocatore dell’Hajduk minimizza, ma il quadro è chiaro: prima di tutto bisogna trovare un accordo con il Wolfsburg, il club di Perisic. La richiesta non è bassa: intorno ai 15 milioni di euro. Sempre in corsa anche Miguel Perez Cuesta detto Michu, 28 anni, duttile attaccante dello Swansea, e André Ayew, 24enne trequartista dell’OM e del Ghana incrociato in Champions (con 2 gol a coté).
Fonte: Corriere dello Sport