“Giustizia e non vendetta”. Mai stato tanto attuale l’appello rivolto dalla mamma di Ciro Esposito dopo la morte di suo figlio. Dopo l’episodio che ha creato allarme per l’accoltellamento di un giovane romano tifoso della Roma (un ultrà soggetto a Daspo), la famiglia del giovane di Scampia morto dopo due mesi di calvario al Policlinico Gemelli di Roma fa sentire la sua voce. Lo fa attraverso lo zio di Ciro, Vincenzo, che adesso lancia anche un appello al Capo dello Stato.
“Il Presidente Napolitano – dice al “Mattino” Vincenzo
Esposito– intervenga, e se necessario lo faccia anche sul prossimo Consiglio superiore della magistratura, per sollecitare
chi in questo momento ha in mano tutti gli elementi investigativi
forniti dalla polizia alla Procura di Roma in relazione alla
identificazione degli altri componenti il commando che la sera
del 3 maggio aggredì i tifosi napoletani e colpì mio nipote».
Cominciamo dall’episodio di sabato sera a Napoli. C’è un’ipotesi investigativa che ricondurrebbe l’accoltellamento di un tifoso della Roma qui nel centro della città.
«Noi lo abbiamo detto dal primo momento, e lo ribadiamo
anche oggi: per quello che hanno fatto a Ciro noi chiediamo
giustizia e non vendetta. E dunque nessuno commetta errori,
nessuno si faccia vendicatore rispondendo ad un fatto gravissimo come quello commesso da De Santis ed ai suoi complici contro Ciro egli altri napoletani che erano a Tor di Quinto».
Che cosa chiedete adesso?
“Che le indagini facciano il loro corso. Voglio dare atto
alla polizia, alla Digos di Roma, degli sforzi che hanno fatto in questi due mesi per ricostruire la verità. Ciro non c’è più, e
adesso aspettiamo che venga fatta piena chiarezza su un punto: chi
erano i complici di De Santis? Gastone non ha agito da solo. E questo lo sanno bene gli inquirenti, da oltre venti giorni hanno
i nomi dei presunti complici”.
C’è una svolta nelle indagini?
“Per quel che ci risulta sappiamo che ci sono gli elementi utili
alla identificazione degli altri violenti che si resero protagonisti delle violenze all’esterno del circolo “Ciak”. Noi,
e lo ripeto, continuiamo a rivolgere a tutti i tifosi del Napoli il
nostro appello: aspettiamo la giustizia e non cerchiamo vendetta. Però, dopo due mesi di indagini e dopo che la Questura ha lavorato bene nella ricostruzione di quel che successe quel maledetto sabato sera, adesso aspettiamo che anche la magistratura faccia fino in fondo il proprio dovere”.
FONTE Il Mattino
Articolo modificato 8 Lug 2014 - 10:50