Quando ormai volge al termine la Coppa del Mondo 2014 in Brasile, vale la pena soffermarsi su uno degli stadi più riusciti per trovare un altro esempio di come sarebbe possibile ristrutturare lo stadio San Paolo, e si tratta dell’Estadio “Castelao” di Fortaleza.
Costruito alla fine degli anni ’60, il Castelao presenta una struttura con due anelli quasi sovrapposti, la pendenza delle gradinate è leggermente inferiore a quella del San Paolo, ma la forma e gli spazi interni sono molto simili rispetto all’impianto di Fuorigrotta. Lo stadio brasiliano è stato inaugurato nel 1973 e ha avuto il suo record di spettatori nel 1980 quando in occasione di un’amichevole internazionale fu riempito da oltre 118 mila persone.
I lavori di ristrutturazione sono durati 20 mesi tra il 2011 e il 2012 ed è stato tra i primi impianti del Mondiale ad essere completato. La ristrutturazione ha riguardato il rifacimento della copertura che è stata alleggerita e ingrandita, naturalmente è stata eliminata la pista di atletica ed è stato demolito l’anello inferiore degli spalti, realizzandone uno nuovo in continuità con l’anello superiore portando quindi gli spettatori a ridosso del campo di gioco.
In questa nuova configurazione lo stadio ha raggiunto una capienza di 67.037 spettatori con posti tutti a sedere, l’impianto è stato dotato di un sistema di accessi migliore per facilitare l’ingresso e l’uscita degli spettatori e naturalmente sono stati realizzati spazi commerciali, spazi per la ristorazione e il relax oltre agli sky box. Peccato che giocare in questo splendido impianto saranno due squadre minori brasiliane, ovvero il Cearà e il Fortaleza che militano generalmente nella seconda divisione brasiliana.
Non mancano quindi realizzazioni importanti da cui trarre idee valide per la ristrutturazione del San Paolo, c’è da augurarsi che la firma della nuova convenzione avvierà il processo burocratico per portare a un restyling completo del San Paolo per renderlo uno stadio all’altezza del palcoscenico europeo.
Andrea Iovene
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