L’altitudine è un problema che non si può sottovalutare e il San Lorenzo non farà eccezione. Il club argentino ha trovato un rimedio insospettabile e a dir poco ‘piccante’ per la trasferta ad alta quota a La Paz, dove domani incontrerà il Bolivar, nella gara di ritorno della semifinale di Copa Libertadores. Un match che si giocherà, per la precisione, nell’ Estadio Hernando Siles a 3600 metri di altitudine. Un clima che non rispecchia esattamente quello di Buenos Aires dove si è giocata l’andata, vinta nettamente (5-0) dal San Lorenzo. E come hanno deciso di combattere l’altitudine i ragazzi di Bauza? Con il Viagra. Il famoso farmaco utilizzato per problemi di disfunzione erettile è anche utile a facilitare l’ossigenazione del sangue a condizioni estreme, regolarizzando il respiro.
PRECEDENTI — Ma se in ballo c’è una finale di Copa, (quasi) ogni mezzo, purché lecito, vale. E il Viagra non è considerato doping. Il club argentino, caro a Papa Francesco che è suo grande tifoso, non è nuovo a questi metodi. E’ successo anche prima del match contro la squadra dell’Independiente de la Valle, giocato a 2.800 metri sopra il livello del mare, in Ecuador.
IL PREPARATORE — Forse preoccupato dallo scalpore che potrebbe scatenare, il preparatore atletico del San Lorenzo Bruno Militano, ha preso in parte le distanze dalla notizia: “Non è nella lista delle cose che usiamo. So che ci sono atleti, anche ciclisti, che lo usano e studi che ne dimostrano l’utilità contro l’altitudine”. Eppure quel precedente…
Fonte: gazzetta.it
Articolo modificato 30 Lug 2014 - 12:50