Miguel Perez Cuesta conosciuto da tutti come Michu, ha rilasciato una lunghissima intervista al quotidiano spagnolo Marca, parlando della sua nuova avventura azzurra. Ecco quanto tradotto da SpazioNapoli.
Come sta la caviglia che Le ha dato tantissimi problemi la scorsa stagione?
“Sta bene, per fortuna non ho più problemi a riguardo. Ho fatto tutta la riabilitazione questa estate e l’ho rafforzata, infatti adesso non sento più dolore”.
Cosa lo ha portato a firmare per il Napoli?
“Soprattutto, l’allenatore, che è stato il motivo principale. Penso che sia un grande salto di qualità per la mia carriera. Poter giocare in Champions per la prima volta, passando però per i preliminari, è un sogno che si realizza”
Spera di sentire almeno un po’ quella musichetta?
“Sì, molto! Ho 28 anni e non ho mai avuto la possibilità di giocare in Champions. Non vedo l’ora, ma mi stimola tanto anche un campionato diverso come quello italiano. Napoli è una squadra molto, molto, molto importante in Serie A”.
Come sono trascorsi i primi giorni di lavoro?
“Molto bene. Ho ricevuto tutti ottimi consigli ed indicazioni e lavorare con questo staff tecnico è super facile”.
La Premier era perfetta per il suo gioco. Spera sia lo stesso anche in Italia?
“Certo ma non lo so ancora. So che molte squadre giocano anche a cinque indietro, ci sono pochi post in attacco, ma sono venuto qui per aiutare il Napoli in tutto ciò che posso dare”
E’ passato al Napoli per una cifra davvero bassa. In Spagna molte persone che non sono spiegate questo suo ‘esilio’.
“Per me è un piacere essere qui. Il Napoli è una delle più grandi squadre in Italia. I tifosi sono incredibili ed ho anche l’opportunità di lavorare con questo grande staff tecnico”.
Si riflette nei suoi nuovi tifosi?
“Mi sono sempre identificato molto con le persone che si recano allo stadio per lasciarci la voce e tifare per la loro squadra. Sarà un piacere giocare per loro”.
Ha segnato 15 gol nel suo debutto in Primera e 18 al suo debutto in Premier League. Benitez ha già detto che segnerà tra 10 e 12 al suo esordio in Serie A. Accetti la sfida?
“Benitez è stato fondamentale per il mio arrivo qui, ma io non ho mai stimato una cifra. L’allenatore mi ha spiegato molte cose, è una persona molto cordiale. Farò tutto quello che mi chiede per cercare di aiutare la squadra in ogni partita”.
Dove giocherà, come seconda punta o più arretrato per aiutare in attacco Higuain?
“Dove ci sarà bisogno. Dopo aver giocato in Spagna ed Inghilterra, ora vengo in un altro campionato e lo stile cambia un po’, bisognerà adattarsi”.
Spaventa la concorrenza? Higuaín, Callejón, Hamsik?
“Sono giocatori di alto livello. Piuttosto, rendono la rosa ancora più competitiva. Ancora una volta, io vengo per aiutarla e crescere ancora. Posso giocare più arretrato, da trequartista, più avanzato: nessun problema. Se ce ne dovesse essere bisogno mi metto i guantoni e gioco anche in porta! Mi danno fiducia e spero di non deluderli ricambiando la stessa fiducia”.
Napoli si è riservato il diritto di riscatto. È il suo obiettivo rimanere qui?
“Sto qui da poco tempo e sono molto felice, ma la mente è solo per la preparazione della prossima stagione ed alle partite che verranno. Ci sarà tutto il tempo per capire se la serie A è l’ideale per Michu”.
Si punta alla Supercoppa italiana, ma tutti vogliono la ‘Scudetto’. I tifosi vi fanno già questa richiesta?
“L’obiettivo è quello di terminare la stagione il più in alto possibile. Lo Scudetto è una delle ipotesi ma in serie A ci sono squadre molto forti. La scorsa stagione il Napoli è arrivato terzo vincendo molte gare ma perdendo alcuni punti per strada e vogliamo migliorare in questo. In ogni caso, mi piace la filosofia che ogni partita è una possibilità che non tornerà”.
Ha già fatto il suo debutto con la Nazionale spagnola. Sogna di tornare a giocare nella Roja?
“E ‘difficile. Ho sempre detto: è una delle migliori squadre del mondo, forse il migliore. Ci ha dato la gioia di essere campioni quasi in tutto … dovrò tornare ai miei massimi livelli e se potrò indossare di nuovo quella maglia, sarò felice”.
Pensa che il Napoli sia la squadra giusta per tornare in Nazionale?
“Dipende sempre da me. ci sono tantissimi giocatori in giro per l’Europa ed in ottica Nazionale, la concorrenza è dura e sarà difficile. Per ora, sono molto concentrato ad adattarmi in fretta al calcio italiano, ad ambientarmi in squadra, ad imparare la lingua e tornare in fretta ai miei massimi livelli per dare tutto alla causa azzurra”.