Nell’immaginario di ogni tifoso di calcio c’è in un cassetto remoto, il sogno di vedere la propria squadra giocare almeno una volta contro il Barcellona. Anche se i blaugrana ultimamente hanno ceduto lo scettro di Liga e Champions League rispettivamente ad Atletico Madrid e Real Madrid, restano tre le squadre più forti ed affascinanti del mondo, simbolo di spettacolo, qualità, tecnica e di un progetto di crescita dalla cantera all’affermazione nel panorama calcistico internazionale. Il Napoli stasera avrà la possibilità di sfidare proprio la squadra di Louis Enrique, per la seconda volta in tre anni.
L’ultimo precedente risale infatti al Trofeo Gamper del 22 agosto 2011: un sonoro 5-0 incassato, che rispecchia solo in parte l’andamento di un match che ha sì visto i padroni di casa dominare ma nella fase iniziale, ha regalato buoni spunti anche da parte dell’allora squadra allenata da Walter Mazzarri. Stella della serata Edinson Cavani, alla seconda stagione sotto l’ombra del Vesuvio e che porta persino in vantaggio gli azzurri con una splendida rovesciata, annullata poi per fuorigioco. Un gesto atletico che è rimasto nella mente e negli occhi dei tifosi che poi, a testa bassa hanno incassato la manita degli spagnoli. La differenza tra i due club ovviamente era abissale e bastava leggere le formazioni per rendersene conto.
Il gap in quanto a nomi e blasone è rimasto tutt’oggi, molto meno quello della qualità collettiva e dell’internazionalità della rosa, che ha acquistato tantissimo dallo scorso anno con l’avvento di Rafa Benitez. Non a caso, nella scorsa Champions si è fatta bellissima figura contro squadra della caratura di Arsenal, Borussia Dortmund ed Olympique Marsiglia, uscendo a testa altissima a 12 punti a pari punti con la capolista del girone, cosa mai successa nella storia del torneo. Molti, in particolar modo Higuain, Albiol e Callejon conoscono benissimo i blaugrana, protagonisti nei derby degli scorsi anni con il Real: sarà un’occasione in più di rivincita, sotto i riflettori dello “Stade de Geneve”.
A Ginevra sarà una bellissima passerella per tutti gli azzurri, in particolar modo i più giovani meno abituati ai palcoscenici d’Europa. Un tassello in più di esperienza e di avvicinamento al play off di Champions di metà agosto, appuntamento da non sbagliare. Ma in particolar modo, sarà la prova del nove in quanto a maturità: al di là del risultato, il Napoli deve dimostrare di essere pronto ad affrontare anche i top club internazionali, con concentrazione, equilibrio tattico, testa, cuore e carattere.
Alessia Bartiromo
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Articolo modificato 5 Ago 2014 - 21:59