Britos continua a non convincere, i dubbi sulla sua conferma aumentano

L’ennesima prestazione non certo convincente di Miguel Angel Britos ha fatto scattare il campanello d’allarme in casa Napoli. Il difensore uruguayano per tutto il ritiro di Dimaro è stato provato come terzino sinistro dal tecnico partenopeo Rafa Benitez, e nelle varie amichevoli disputate fin qui è sempre partito titolare. Eppure sono sembrate fin troppo evidenti le carenze del calciatore non adatto al ruolo che gli avrebbe affidato l’allenatore spagnolo.

Le carenze tecnico-tattiche. Prendendo in esame le ultime gare è subito balzato all’occhio come il giocatore abbia difficoltà nell’interpretare il ruolo di terzino. Infatti sia contro i modesti greci del Paok Salonicco che contro squadre di ben altra caratura come Barcellona e Paris Saint German, si è visto un Britos totalmente spaesato. Mai capace di appoggiare la manovra offensiva, di dare respiro al giro palla (anche a causa di piedi non certo vellutati) e sopratutto mancante in velocità, cosa fondamentale per affrontare esterni avversari che fanno del dribbling e dello sprint le loro armi migliori. Caratteristiche che la difesa azzurra anche nella scorsa stagione ha dimostrato di soffrire. La situazione di certo non è migliorata quando l’uruguayano è stato spostato al centro della difesa, di fatti la sconfitta con i francesi del PSG è figlia di una palla persa da Higuain a centrocampo ma sopratutto di un Britos assolutamente impreparato nel confronto con Pastore. Disarmante come l’argentino lo abbia saltato nettamente ed altrettanto incomprensibile l’opposizione a dir poco deficitaria del difensore azzurro. L’inserimento dell’ex Bologna ha comunque dato una certa stabilità al reparto arretrato, non per l’apporto che il calciatore ha dato in prima persona, bensì perché avendo un difensore puro come terzino la squadra non risulta estremamente sbilanciata e soffre di meno anche sui palloni aerei. L’idea di registrare la difesa con un giocatore di copertura va approfondita, meno affidamento andrebbe dato a Britos e alla sua capacità di adattarsi come terzino. Per questo non sarebbe scandaloso rivedere Henrique sull’out di destra nella stagione che gli azzurri si apprestano a vivere, ruolo che il brasiliano ha dimostrato, lui sì, di saper ricoprire egregiamente in caso di necessità.

Il futuro. Difficile prevedere cosa cambierà nello scacchiere arretrato del Napoli. Al momento l’unico partente sicuro è Federico Fernandez con destinazione Swansea, e senza l’acquisto di un nuovo centrale difensivo Britos difficilmente si muoverà. Le richieste di certo non sono mancate: su di lui hanno posato gli occhi prima club russi (Dinamo Mosca su tutti), poi la Lazio di mister Pioli ed infine la Sampdoria che ha offerto anche il centrocampista Pedro Obiang come contropartita. Picche la risposta che il Napoli ha fatto pervenire a tutte le pretendenti del calciatore.

Insomma Britos non convince ne come terzino ne come quarto centrale, sopratutto in previsione di quando ci si troverà di fronte avversari di un certo livello. Tra i supporter azzurri inizia a serpeggiare una vena di preoccupazione ed una crescente tensione. Il Napoli e Benitez dal canto loro, consapevoli delle difficoltà di mercato, chiedono ai tifosi di riempire ancora una volta il San Paolo, di non abbandonare la squadra e di accompagnarli per mano nell’appuntamento più importante di questo inizio di stagione: Il Play-Off di Champions League contro L’Athletic Bilbao.

Pasquale Giacometti

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