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Taglialatela: “Napoli, ecco cosa ti serve per essere perfetto”

Visto da vicino, da quell’Ischia ch’è la propria coscienza, il Napoli è una stellina da far brillare di luce propria: “Perché c’è una base solidissima”. E poi rivista da bordo campo, da quella scrivania (da presidente) ch’è divenuto il nuovo habitat, quell’azzurro può risplendere in maniera sempre più prepotente: “Basta poco: due o tre giocatori”. Visto da Pino Taglialatela, per gli amici e i fans “Batman”, duecento partite a saltare da un palo all’altro, tutte le strade portano nell’Olimpo del calcio: “Io sono ottimista, per natura…Però…”.

Taglialatela, cosa gliene pare di questo Napoli?

“Per me resta una buonissima squadra ma per diventare competitivi ha bisogno di una serie di innesti importanti, un paio di uomini che elevino ulteriormente il tasso tecnico”.

Il divario da Juventus e Roma resta largo?

L’anno scorso sia la Juventus che la Roma hanno compiuto autentiche imprese, non facilmente ripetibili. Il Napoli ha nelle corde quel percorso, però è vero che dal mercato escono avversarie rinforzate: la Roma è quella che maggiormente è cresciuta, dovendosi anche attrezzare per la Champions; mentre non mi sono dispiaciute affatto le operazioni dell’Inter, che aggiungerei al lotto delle concorrenti per lo scudetto”.

Cosa serve per avvicinarsi alle due grandi? 

“Penso che due centrocampisti di spessore ed un altro difensore possano essere utili per avvertire ulteriori certezze. Ma il Napoli ha l’attacco più forte del campionato”.

E’ un ritardo colmabile dalle big o si rischia di ritrovarsi con le ultime scelte? 

“Dipende dalle strategie societarie, dalla filosofia: devo dire che in passato siamo stati ben abituati, perché sono arrivati personaggi che poi, s’è visto, hanno lasciato un’impronta. Io ho fiducia”.

Rispetto a un anno fa, quali sensazioni avverte?

Buone, perché di questi tempi, ad esempio, non c’erano Ghoulam, Henrique e Jorginho, che sono arrivati a gennaio e possono dare un loro contributo, ma era come se non ci fossero neanche Callejon e Mertens, che nessuno conosceva. Ora hanno tutti un anno in più di Napoli e costituiscono certezze tecniche”.

Chi vorrebbe o chi avrebbe voluto? 

“Nomi non ne faccio e poi nella nuova veste di presidente non mi permetto di dare suggerimenti, non sarebbe elegante. Però, se proprio devo sbilanciarmi, direi che mi piacerebbe ci fosse nel Napoli quel bel po’ di personalità che è andata via con la partenza di Reina”.

C’è una figura rassicurante per Taglialatela? 

“Benitez su tutti. Ha una conoscenza del calcio universale e trasmette tranquillità”.

E’ questa la politica giusta?

Le indicazioni appartengono alla società e io che sto appena cominciando in questo nuovo ruolo adesso osservo in maniera diversa certe operazioni. Però devo dire che il Napoli in questi anni non ci ha mai deluso, ha sempre recitato da protagonista. Certo, con due o tre acquisti….”.

Fonte: Il Corriere dello Sport

Articolo modificato 18 Ago 2014 - 16:10

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Scritto da
redazione