Se giochi solo 30 minuti in tutto una sfida così importante, contro un avversario ordinato e pieno di ottime individualità come il Bilbao, la strada si fa in salita. L’1-1 del San Paolo dice chiaramente che al ritorno servirà l’impresa, il frutto di un incontro in cui gli azzurri hanno concentrato il loro miglior calcio in spezzoni di gara, in maniera troppo discontinua, lasciando la gestione dell’incontro ad un Athletic accorto e diligente. Chi invece non ha dato tutto sé stesso a fasi alterne, con lampi e folate, ma ha sputato l’anima per tutti 90 minuti di gara è proprio il migliore in campo della sfida, la vera e propria sorpresa di questo primo Napoli ufficiale, l’uomo che non ti aspetti: Walter Gargano
Grinta, abnegazione e tanta voglia di conferma – Novanta minuti a cento all’ora, questa è stata Napoli-Athletic Bilbao per Walter Gargano. Inserito a sopresa a discapito di un Inler non ancora al meglio, il mediano uruguagio ha ripagato al massimo la fiducia che il tecnico Rafa Benitez ha dimostrato nei suoi confronti. Sempre pronto a raddoppiare, a recuperare decine e decine di palloni non disdegnando la fase d’impostazione con buoni risultati. Qualche passaggio sbagliato, ma ciò che veramente è risaltata era proprio la grinta anche nel recuperare dai propri errori, uscendo dal campo con la fatidica maglia sudata e meritando con costanza gli applausi del pubblico di Fuorigrotta. Le grandi manovre del mercato azzurro riguardano proprio la metà campo, e le voci di mercato riguardanti il centrocampista uruguagio sono all’ordine del giorno, ma Gargano in quest’andata dei preliminari di Champions, oltre ad aver disputato un precampionato sull’identica falsariga, ha dimostrato la sua voglia di dare il tutto per tutto nell’essere parte integrante del progetto azzurro, scacciando quei fischi che il pubblico del San Paolo ormai “tributa” fin troppo facilmente. Bentornato Walter.
Edoardo Brancaccio
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