Oscar De Marcos, terzino dell’Athletic Bilbao e uomo assist per il gol di Muniain al San Paolo, ha rilasciato una lunga intervista pubblicata oggi su Il Mattino:
Lei non è un terzino destro di ruolo, eppure si disimpegna bene in quella posizione. «Negli ultimi tre anni ho sviluppato una certa abilità ad adattarmi in molti ruoli, soprattutto sulla fascia sia come terzino che come esterno d’attacco».
In effetti il gol è nato proprio da una sua incursione sulla fascia. “Avevo notato il buco lasciato da Insigne in mezzo e ne ho approfittato. Susaeta si è allargato e, non potendo aprire su di lui, ho optato per sfondare da solo e, quando non sapevo più cosa fare, ho notato Muniain libero sul perimetro e l’ho servito. Il resto l’ha fatto lui».
Il pareggio al San Paolo è stato un risultato inaspettato? «Assolutamente no. Avevamo studiato il Napoli ed eravamo convinti di poter uscire vivi dal San Paolo. Ci è andata bene ed in alcuni casi abbiamo anche fatto valere il nostro gioco. Adesso ce la possiamo giocare al San Mamés».
È decisivo l’apporto dei 50mila spettatori del vostro stadio? «Sì, come al San Paolo dove ho notato un calore simile, nonostante la pista d’atletica che in qualche modo riduceva il sostegno dei tifosi. Ma ho percepito tantissima passione: alle 19.15, quando siamo entrati allo stadio con l’autobus, c’erano già 30mila persone sugli spalti e in molti ad attendere l’arrivo delle squadre all’esterno dello stadio».
Esistono delle similitudini tra i tifosi napoletani e quelli baschi? «Entrambe le tifoserie sostengono la loro squadra con grande trasporto. Il San Paolo è come al San Mamés: i nostri sostenitori non si risparmiano mai».
Più difficile marcare Insigne o Mertens? «Sono due calciatori diversi. Insigne cercava spesso di accentrarsi e giocava il pallone in orizzontale, mentre Mertens mi ha creato più grattacapi con i suoi guizzi e la sua velocità, anche perché ero molto stanco dopo un’ora di gioco».
Chi toglierebbe al Napoli al San Mamés? «Higuain. Lo conoscevo da prima con i video, ma vedendolo dal vivo ho potuto constatare quanto sia forte e incisivo. Sono stato sorpreso dalla sua prestanza fisica».
Su quale dei suoi compagni punterebbe tutto mercoledì? «Su tutti. Siamo una squadra che vince grazie al lavoro del collettivo, senza nessuna individualità che risalti. Inoltre, il nostro uomo in più è la passione di San Mamés, lo stadio dove risuona l’eco dei migliori tifosi del mondo».
Siete i favoriti? “Non conterà il risultato dell’andata, Valverde vuole che la squadra sia sempre propositiva soprattutto davanti al nostro pubblico. Siamo una squadra che si basa molto sul collettivo, il nostro uomo in più è il San Mames dove c’è la tifoseria migliore del mondo. Niente è già scritto, ci giochiamo tutto in 90 minuti e sarà una battaglia”
Articolo modificato 25 Ago 2014 - 11:37