Il Napoli abbandona il sogno Champions in una partita grottesca, a tratti paranormale. Gli azzurri fanno e disfanno ciò che avevano costruito con il minimo sindacale dal punto di vista tecnico, illuminati da una magia di Marek Hamsik, unico faro in una serata desolante. I regali di Maggio, Rafael ed Albiol permettono all’Athletic Bilbao di scrivere la storia. Un disastro difensivo figlio del timore e del “solito” blocco psicologico che intrappola gli azzurri e fa scendere in campo una squadra piena di insicurezze e incapace di arginare la spinta e il cuore dei baschi.
ATTESA E DIFESA – La partenza della formazione azzurra è lontana parente di quella arrembante dell’andata. Il Bilbao pressa e alza i ritmi in maniera evidente, il Napoli non riesce a palleggiare ed alza la palla sperando in una spizzata veloce. Al 7′ Higuain viene fermato in sospetta posizione di off-side. Stessa “fortuna” grazia il Napoli quando Aduriz viene bloccato ad un passo da Rafael. Higuain suona la carica, ci tiene da matti a zittire il San Mames e al 15′ carica la bomba che spaventa Iraizoz. Il Napoli lentamente scompare dal gioco e tenta solo di alzare il pallone alla ricerca di una giocata imporvvisata, l’Athletic prende in mano il pallino del gioco e inizia il forcing, sfruttando le fasce. Nonostante il nuovo binario Ghoulam – Mertens, De Marcos sulla destra è una furia e Susaeta si prende più volte gioco del terzino algerino. Il primo tempo scorre via veloce e con due semplici brividi: un tiro-cross di Susaeta viene maldestramente deviato da Rafael in corner. Pochi istanti dopo Laporte, a porta vuota, si divora col piattone il gol del vantaggio. La prima frazione di gioco si chiude sullo 0-0 e Benitez va più che bene.
LAMPO DI HAMSIK – La ripresa invece è subito marchiata da Marek il capitano. Lo slovacco recupera una palla vacante, carica il sinistro che accarezza il palo e regala il vantaggio al Napoli. Il numero 17 accarezza il sogno di un gol capace di decretare la sua rinascita e di allontanare il terrore dagli uomini di Benitez. E i partenopei sembrano rinvigoriti dal gelo caduto sui 50.000 del San Mames. Giocate di prima e veloci, raddoppi preventivi che funzionano e pochi brividi. La squadra sembra tenere bene il campo, i baschi invece iniziano ad intravedere la fine del sogno.
13 MINUTI DI INCUBI – Muniain e Susaeta sono due furetti e iniziano a far paura a Maggio e Britos (subentrato all’infortunato Ghoulam). Inizia qui l’incubo partenopeo. Angolo dalla sinistra, Gurpegi blocca Maggio, Aduriz tutto solo controlla e mette in rete da pochi passi. Il tracollo azzurro ha inizio e le forze per buttarsi avanti non ci sono. Te ne accorgi dallo sguardo spento di Higuain, da Hamsik sbigottito e Maggio che batte i pugni a terra. Non ci sono nemmeno più sprazzi di gioco azzurro. Il Bilbao sale in cattedra e sorride all’errore che porta alla doppietta di Aduriz: palla lunga, Albiol e Rafael litigano per rinviare e da grande rapace del gol il bomber basco anticipa tutti e mette in rete il gol del 2-1. La partita del Napoli termina qui. Higuain si dimena, sbatte contro Laporte e Gurpegi, sotto i cori irrisori del San Mames che sa di scrivere la propria storia grazie anche ai regali azzurri. Il centrocampo non tiene e l’Athletic sfonda per una terza volta. Al 74‘ Ibai Gomez scappa a Maggio, perso a lamentarsi della posizione in fuorigioco di Aduriz che non partecipa in un modo tutto particolare all’azione, ed infila Rafael. Il restante quarto d’ora è un monogolo basco, il Napoli saluta la Champions in maniera a dir poco clamorosa, facendo l’impossibile pur di regalare ai baschi la gioia per una notte indimenticabile.
COSA RESTA AL NAPOLI – A Benitez e soci non resta che leccarsi le ferite e rimediare alle tantissime fratture tra squadra, società e tifoseria che si apriranno subito dopo questo clamoroso passo falso. Gli errori di stasera devono far riflettere. La testa e il cuore, quello caldo e pulsante del popolo partenopeo, sembrano non far parte di una squadra bella da vedere ma senza un’anima. Fuori a testa bassa e ridimensionati, lontani anni luce da ciò che si credeva fosse questa squadra e da ciò che si voleva costruire. Benitez parlava di un’eliminazione da non considerare una tragedia. Quella di stasera ha i margini di un vero e proprio fallimento.
Sabato Romeo
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Articolo modificato 27 Ago 2014 - 23:02