Dopo il mancato approdo del Napoli alla fase a gironi della Champions League, tra la tifoseria azzurra non si respira di certo una bella aria. I supporter partenopei sono delusi da tutto: dal mercato condotto dalla società, dagli obiettivi prefissati, dalla guida tecnica e anche dall’atteggiamento di alcuni calciatori. Sembrano lontano anni luce i tempi in cui, dopo l’arrivo di Rafa Benitez e l’acquisto di alcuni fuoriclasse tra i quali il “Pipita” Higuain, a Napoli si respirasse aria di scudetto. Eppure è passato solo un anno o poco più. Lo scorso anno di questi tempi la piazza era euforica, e come darle torto.
IL PASSATO. Dopo aver accantonato i capitoli Mazzarri e Cavani, De Laurentiis aveva rinnovato la squadra affidandola ad uno dei migliori tecnici in circolazione il cui solo nome faceva incendiare la passione del tifo, per non parlare del carisma e della ventata di internalizzazione che Benitez portava con sé. Doti che attraevano calciatori di grande spessore come calamite. E allora: campagna acquisti sontuosa con giocatori provenienti dai migliori club europei, una Champions da giocare da protagonisti e sopratutto l’obiettivo tanto ambito finalmente alla portata: lo scudetto. Poi si sa, nel calcio le cose a volte vanno diversamente da come le si programma.
DUBBI. Oggi la tifoseria partenopea, dopo l’eliminazione dalla Champions ed un mercato non in linea con le aspettative, è attanagliata da una serie di domande: questa società ha ancora voglia di investire? Questa squadra, adesso che sarà impegnata in una competizione più semplice, sarà in grado di provare a lottare per vincere? Questo allenatore è l’uomo giusto per il Napoli? La tifoseria azzurra è preoccupata. Teme che il progetto Napoli, costruito così duramente negli anni, possa essere demolito come un castello di sabbia. In caso di altri risultati negativi e di un possibile cambio della guida tecnica (a fine stagione), i campioni come Higuain, Mertens o Callejon resterebbero lo stesso in Campania?
CONTESTAZIONI. Intanto a Bilbao si è registrata la disapprovazione dei tifosi nei confronti della squadra. Il più bersagliato per l’esito negativo di questo preliminare è il presidente De Laurentiis al quale viene rinfacciato un certo immobilismo sul mercato. Eppure il dato più significativo da registrare è il clamoroso crollo degli abbonamenti sottoscritti dai supporter partenopei. Circa 6000 le tessere fin qui vendute e qualcuno dopo la sconfitta con l’Athletic ne ha chiesto addirittura il rimborso (cosa non possibile). Protesta civile e significativa, se bisogna dare un segnale questo è il modo giusto.
LA SOLUZIONE. Tante quindi le domande che si pongono i tifosi azzurri, e le risposte possono arrivare soltanto da loro: società, tecnico e squadra. In questi giorni che precedono l’inizio del campionato servirebbe uno scossone, magari un colpo dal mercato che possa riaccendere la passione dei tifosi, seguito da una vittoria convincente nella trasferta di “Marassi” con il Genoa. Benitez e tutta la squadra sono chiamati ad ottenere risultati in questa stagione. Sarebbe anche il caso di lanciare un messaggio alla tifoseria, non proclami di vittoria, ma parole che possano assicurare che la squadra e la società hanno ancora la fame e gli stimoli giusti per giocare per quei traguardi che ormai si inseguono da troppo tempo. E’ il momento di rialzare la testa, è il momento di decidere malgrado la partenza ad handicap, se questo Napoli vuol continuare a lottare per i vertici.
Pasquale Giacometti
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