La grande umiliazione nella notte di Bilbao ha lasciato ancora tanti, troppi strascichi in casa Napoli che devono essere immediatamente dimenticati in vista dell’esordio in campionato domenica sera a Marassi contro il Genoa. I tifosi non riescono ancora a spiegarsi il black out totale degli azzurri, un atteggiamento tattico e caratteriale alquanto irriconoscibile. Una stagione, quella scorsa, buttata al vento, con un terzo posto meritato e sudato da difendere ed una Champions da onorare e che invece, ha rappresentato solo una brevissima apparizione, lasciando grandissime ombre e punti interrogativi in tutto il progetto targato De Laurentiis. La squadra azzurra, ad oggi infatti, sembra persino indebolita rispetto alla scorsa stagione, priva di identità e di un leader che sappia trascinare i compagni al momento giusto. Nei due match contro i baschi sono venuti a mancare proprio gli uomini cardine e che avevano tutta la fiducia di Benitez, su tutti Albiol e Callejon, sicuramente non nuovi a situazioni di stress ed a grandi palcoscenici da affrontare. L’unico che si è soppesato l’onore e l’onere di dare il massimo è stato Higuain, tesissimo sin dal primo minuto e che da solo ovviamente non è riuscito a cambiare volto alla partita. Come se non bastasse poi, uno stato di forma fisica di alcuni giocatori davvero imbarazzante, tra tutti Ghoulam, Jorginho e lo stesso Mertens, spaesati in campo. Poi gli errori, figli di tutti i dati precedenti.
Insomma, un mix letale che ha portato ad un risultato disastroso: addio Champions e benvenuta Europa League, competizione che sotto l’ombra del Vesuvio non è mai stata gradita più di tanto. Oggi ci sarà il sorteggio delle prossime avversarie, per la fase a gironi. Ma prima, ci saranno da capire i veri obiettivi stagionali: se a questo punto è giusto e doveroso gettarsi a capofitto solo sul campionato senza sprecare troppe energie o cercare comunque il riscatto internazionale con tutto ciò che poi comporta. Molto dipenderà anche dalla forza della squadra, che al momento è ancora carente in svariati reparti, difesa e mediana su tutti. Senza i trenta milioni eventualmente incassati dal market pool derivante dalla Champions, sarà ancor più difficile portare in azzurro campioni di una certa caratura, che come garanzia poi, volevano proprio l’accesso alla fase a gironi dell’importante competizione. Più di qualcosa però bolle in pentola e se il silenzio di De Laurentiis da una parte preoccupa, dall’altra vorrebbe significare il voler rispondere e reagire con i fatti. Ma questi dovranno essere alquanto fulminei: domenica sera infatti, inizierà per gli azzurri il campionato in quel di Marassi contro il Genoa, altra gara da non sbagliare.
Un mercato di A non al top per nessun team e tanti cambiamenti al timone dei top club infatti, rendono la griglia di partenza molto equilibrata e c’è da approfittarne. Questa volta però senza se e senza ma, senza alibi, senza paure e con una concentrazione fuori dal normale. E’ impensabile credere che il vero Napoli infatti, sia quello visto al “San Mamés”: è solo il lato, da cancellare, di un club alla ricerca ancora della sua perfezione ma che ha ancora qualche giorno per perseguirla e dimostrare ai propri tifosi che nulla è perduto. Si ricomincia quindi oggi, alle 13 con il sorteggio dei gironi di Europa League: ma questa volta bisognerà avere le idee molto chiare u come affrontare ogni impegno e su cosa focalizzarsi al meglio, senza figuracce.
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Articolo modificato 29 Ago 2014 - 02:47