Il mercato al tempo della crisi.
Potrebbe essere questo il sottotitolo di una sessione estiva povera di grandi colpi e che ha avuto un volume di affari di circa 300 milioni di euro per le 20 squadre di A (altrettanti sono entrati da cessioni). Un mercato che potremmo definire quindi figlio della ricerca dell’equilibrio economico e dell’impossibilità di spendere denaro che di fatto non c’è.
Juventus
Acquisti: Coman, Morata, Evra, Romulo, Pereyra
Cessioni: Osvaldo, Vucinic, Quagliarella, Isla
Giudizio: Doveva completare l’organico per garantire ad Allegri la possibilità di cambiare modulo qualora lo ritenesse necessario. In quest’ottica l’innesto di Evra (unico big ad aver disputato una stagione dignitosa nell’ultimo United) che consente di passare agevolmente a quattro in difesa. A centrocampo Romulo e Pereyra garantiscono duttilità e corsa buona sia per il 3-5-2 che per il 4-3-3 o il 4-3-1-2. In attacco sembra già indovinata la scommessa Coman, un jolly che può essere la sorpresa stagionale, infine Morata, attaccante di sicuro valore ma per cui non sarà facile trovare spazio in campo.
In una parola: evoluzione.
Roma
Acquisti: Paredes, Sanabria, Keita, Uçan, Cole, Emanuelson, Iturbe, Astori, Manolas, Holebas, Yanga-Mbiwa
Cessioni: Bastos, Toloi, Taddei, Jedvai, Romagnoli, Dodo, Benatia
Giudizio: Certamente è la squadra che ha speso di più (ed è a rischio sanzioni per il Fair Play Finanziario), ha ingaggiato giocatori di provata esperienza e giovani prospetti. Sui terzini qualcosa è andato storto se dopo aver acquistato a giugno Cole ed Emanuelson si è ricorsi pure ad Holebas a fine mercato, evidentemente i primi due non hanno dato a Garcia le garanzie sperate. La difesa, punto di forza della passata stagione, è stata completamente rifatta, ci sarà da trovare in fretta nuovi equilibri con Manolas candidato a prendere il posto di Benatia e Yanga- Mbiwa e Astori riserve. Keita darà esperienza europea e di fatto rimpiazzerà l’assente Strootman. In attacco si è assicurata la velocità di Iturbe, sebbene ad un prezzo esagerato per quanto fatto finora dal calciatore, garantendo così a Garcia due ali veloci per il suo 4-3-3.
In una parola: ambizione.
Napoli
Acquisti: Andujar, Koulibaly, Michu, De Guzman, David Lopez
Cessioni: Reina, Reveillere, Doblas, Vargas, Pandev, Dzemaili, Behrami, Fernandez
Giudizio: I vincoli di bilancio e l’incertezza della Champions hanno impedito grossi movimenti, così si è puntato a inserire giocatori funzionali ed abituati al modulo della squadra. In difesa c’è stato l’innesto di Koulibaly per Fernandez, guadagnando forza fisica ed esplosività, certamente il centrale francese andrà verificato sul lungo periodo. In mediana sono entrati De Guzman (che può giostrare su tutte le posizioni anche della trequarti) e David Lopez, giocatore tattico, il classico schermo davanti alla difesa. In attacco l’inserimento di Michu garantisce opzioni diverse al tecnico. È stato un mercato senza nomi di grido, ma l’unico giudice attendibile sarà il campo.
In una parola: consolidamento.
Inter
Acquisti: Vidic, Dodo, M’vila, Medel, Osvaldo
Cessioni: Zanetti, Cambiasso, Rolando, Samuel, Milito, Taider, Botta, Alvarez
Giudizio: Due erano i diktat della proprietà: riduzione dei costi e nessuna spesa pazza, ed entrambi sono stati rispettati con un mercato fatto di prestiti; certamente sommando le opzioni di riscatto di arriva ad oltre 40 milioni per la prossima estate, ma per adesso non si aggrava un bilancio già critico. Ha comunque inserito un elemento in difesa Vidic (da vedere se darà qualcosa in più dei partiti Rolando e Samuel). A centrocampo ha aggiunto i mastini Medel e M’vila, necessari per il calcio di Mazzarri, ma anche qui c’è il dubbio sul reale miglioramento rispetto all’apporto garantito da Cambiasso nelle ultime stagioni. Sugli esterni ha inserito Dodo che sembra perfetto per il ruolo di cursore con capacità di inserimento, completa il pacchetto degli esterni garantendo all’allenatore opzioni fondamentali per il proprio gioco. In attacco scommessa su Osvaldo, complementare sia a Icardi, sia a Palacio, c’è da vedere quale spazio si ritaglierà vista la poca propensione di Mazzarri a giocare con due punte di peso in attacco.
In una parola: progresso.
Fiorentina
Acquisti: Tatarusanu, Octavio, Brillante, Basanta, Marin, Badelj, Kurtic e Richards
Cessioni: Compper, Matri, Roncaglia, Wolski, Diakite
Giudizio: L’obiettivo dell’estate era trattenere Cuadrado (centrato) e rimettere in piedi Gomez (ok) e Rossi (KO). Per il resto la viola ha inserito un portiere esperto, Tatarusanu, per coprire le spalle a Neto e un difensore esperto, Basanta, per completare il pacchetto. Richards è una scommessa grossa, sebbene in prestito, per un giocatore che di fatto manca dai campi da tre stagioni. Interessante l’inserimento di Badelj che dovrebbe costituire l’alternativa a Pizarro, qualche dubbio c’è in relazione alla sua scarsa mobilità, mentre invece Kurtic garantisce a Montella forza fisica per la mediana qualora fosse necessaria. In attacco grande curiosità per Marin, ex bambino prodigio che si è perso per la strada nelle ultime stagioni, se sfonda è un potenziale crack.
In una parola: continuità.
Lazio
Acquisti: Djordjevic, Basta, Parolo, De Vrij, Braafheid, Gentiletti
Cessioni: Dias, Biava, Perea
Giudizio: Il reparto da rifare ex novo era la difesa e gli innesti di Basta, Braafheid e Gentiletti garantiscono esperienza e solidità, mentre l’innesto di De Vrij è una scommessa che sarà vincente nel medio lungo periodo, le qualità le ha ma deve ovviamente migliorare in un campionato nuovo e duro come la serie A. Per il centrocampo l’inserimento di Parolo garantisce qualità (corsa e inserimento) che mancavano agli altri elementi del reparto, infine in attacco aspettando l’esplosione di Keita, l’acquisto di Diordjevic assicura un valido vice-Klose ai biancocelesti che in passato hanno pagato care le assenze del tedesco.
In una parola: rinnovamento.
Milan
Acquisti: Agazzi, Alex, Diego Lopez, Armero, Torres, Van Ginkel, Bonaventura, Menez
Cessioni: Taarabt, Silvestre, Petagna, Emanuelson, Kakà, Birsa, Costant, Robinho, Balotelli, Gabriel
Giudizio: Dopo l’annus horribilis 2013/14 l’imperativo era quello di evitare il tracollo di bilancio, dunque le cessioni di Kakà, Robinho e Balotelli assicurano risparmi e liquidità indispensabili ai conti del club. Novità in porta dove Diego Lopez e Agazzi rimpiazzano Abbiati, mentre in difesa si aggiunge un altro colosso al centro, Alex (ma siamo certi non servisse un centrale con altre qualità?), mentre Armero sarà terzino di spinta. A centrocampo scommessa Van Ginkel per garantire corsa e fantasia ad un reparto che non ne ha, mentre in attacco gli inserimenti di Bonaventura e Menez garantiscono a Inzaghi le ali per il suo 4-3-3. Torres è un plus, una scommessa (neanche tanto economica) in stile Galliani, se funzionasse garantirebbe senz’altro un passo avanti alla classifica dei rossoneri.
In una parola: ripartenza.
Andrea Iovene
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Articolo modificato 2 Set 2014 - 12:14