Stefano Pioli, dopo la partita persa dalla Lazio a San Siro contro il Milan, era stato chiaro: “Ho un bell’organico a disposizione, ma spero che domani (ieri, ndr) si riesca a cedere qualcun altro”. Il nuovo tecnico, sin dal ritiro di Auronzo, non ha mai nascosto di voler lavorare con una rosa di 24-25 giocatori, non certo con una extralarge come quella che la Lazio avrà almeno fino a gennaio. L’ultimo mercato ha prodotto solo tre cessioni, tutte di giovani che non rientravano nei piani della società e già si allenavano a parte: Elez e Berardi sono andati al Grosseto, l’ex enfant prodige Tommaso Ceccarelli a L’Aquila. Il d.s. Tare (che pure si è detto “soddisfatto” del mercato) ha provato a piazzare, senza riuscirci, Gonzalez (sfumato l’accordo con il Parma), Cavanda (niente Verona) e Ciani, che sembrava destinato al West Ham.
Proprio il francese, a mercato chiuso, ha twittato un’emoticon di tristezza accanto a una pistola. Affari personali? Possibile, se non fosse che, a un utente che provava a incoraggiarlo, Ciani ha risposto con un “Je suis dég” all’apparenza innocente. Non fosse che “dég”, nello slang giovanile francese sta per “degouté”, “disgustato”. Qualche tifoso laziale ha provato a chiedergli spiegazioni: “Non sei felice di essere rimasto alla Lazio?”. Ciani non ha risposto, dando qualche minuto dopo la buonanotte a tutti. Notte che, forse, pensava già di trascorrere a Londra. Oppure da nuovo giocatore del Metz, pista che si era aperta proprio nelle ultime ore di mercato. Ma la sostanza cambia poco.
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Fonte: Gazzetta dello Sport
Articolo modificato 2 Set 2014 - 14:02