L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha analizzato il mercato ormai chiuso delle sette squadre candidate per il vertice della classifica di serie A, paragonandolo a quello degli stessi club ma negli scorsi anni.
ROMA. Ogni club ha le sue particolarità. Nel 2010-11 ha fatto un mercatino da Chievo (con rispetto…), poi ha cambiato dimensione. Pallotta è entrato in società nel 2011 ed è diventato presidente nel 2012. Con la nuova gestione si è speso molto e incassato tanto, 217 milioni, più delle sei sorelle. Non a caso ha il giro d’affari maggiore (491,9 milioni totali) e il suo diesse è il più celebrato di questi mesi: Walter Sabatini.
INTER. Ecco, non tutti i proprietari stranieri sono uguali. Thohir ha preso possesso dell’Inter nel novembre 2013, firmando due mercati in controtendenza. L’Inter ha speso subito, a gennaio, per Hernanes ma ha investito poco in queste settimane con l’obiettivo del risanamento. E ha incassato poco o niente, 20 milioni in due anni. Guarin ha rifiutato destinazioni, Ausilio ha detto no a qualche offerta e una parte della rosa ha perso valore.
JUVENTUS. Nel 2011 fu varato il piano quinquennale, con 120 milioni di aumento di capitale. Ne vennero spesi 100 e si recuperò solo un quinto dalle cessioni. Arrivò subito lo scudetto. Poi la gestione si è stabilizzata. E con qualche abile colpo (vedi Pogba e, chissà, Coman) si trova in casa un tesoretto.
MILAN. E Galliani? Nel 2012 ha incassato con Thiago e Ibra, nel 2014 ha dimezzato le uscite con un mercato di parametri zero, la vera tendenza della casa. In totale, ha un saldo in rosso di soli 10,8 milioni in cinque anni. Pochissimo.
NAPOLI. De Laurentiis quando è qualificato ai gironi di Champions investe. Nel 2011-12 spese quasi 73 milioni, l’anno scorso 101. Quest’estate si registra un’eccezionale contrazione, dovuta alla paura di non entrare in Champions. Il presidente chiede fiducia, il popolo napoletano risponde con una smorfia.
FIORENTINA. Dopo qualche anno di plusvalenze con cessioni eccellenti, la famiglia Della Valle nel 2014 ha ripreso la via dell’investimento sportivo. Cuadrado è rimasto per puntare alla Champions, il salvadanaio d’Europa. Lazio Chiusura con il deciso cambio di marcia di Lotito: nel 2014 solo spese, nessun tornaconto. Il totale degli investimenti della Roma, certo, potrebbe farlo impallidire. I giallorossi in 5 anni hanno speso 274 milioni, lui 113. Forse ha deciso di iniziare l’inseguimento.