Galeotta fu l’isola di Capri e quell’irruenta passionalità. Quella che incoraggiò 10 anni fa il produttore cinematograficoAurelio De Laurentiis a compiere, per restare in tema da grande schermo, il sorpasso. Un impulso, un moto d’orgoglio che lo spinsero a far suo il Napoli, sprofondato nella palude del fallimento, soffiandolo a un signore originale, Luciano Gaucci.
E’ il prologo di un film dalle forti tinte azzurre, dalle forti emozioni. Come quella sua prima volta al S. Paolo: era il settembre 2004, era serie C, di fronte c’era il Cittadella, eppure a vedere il suo Napoli, quello di Belardi, Ignoffo, Scarlato, Savino, Toledo, Montervino, Gatti, Corrent, Mora, Sosa, Berrettoni c’erano 46 mila tifosi.
Cose da pazzi, cose da Napoli. Calaio’, Fontana, Pià e Capparela i primi sussulti di mercato, 10 anni fa. Hamsik, Lavezzi, Cavani i tre tenori e poi Higuain i grandi colpi di mercato tra ieri e oggi. Dalla serie C alla Champions League passando per Genova nel giugno 2007, il giorno del ritorno in serie A. Giorno dell’orgoglio e della dignità caclcistica riconquistati. Riconquistati definitivamente pochi mesi dopo con il primo successo in serie A del nuovo Napoli di De Laurentiis: 5-0 a Udine, un trionfo.
Il copione è chiaro: è tutta una lunga corsa per tornare a essere come o quasi il Napoli diMaradona: emozionante, vincente e fuori dagli schemi. Un presidente emozionale, istintivo come particolari e istintivi sono stati i suoi rapporti con i suoi allenatori. Da Reja con il quale sfiorò il mani addosso, a Mazzarri, un traditore, a Benitez più di una garanzia.
Due coppe Italia portate a casa, una soffiata sotto il naso della rivale di sempre, la Juventus. Successi che mancavano dall’era maradoniana. Per quel revival, per rivedere il nuovo cinema paradiso, manca solo la guest star.
Fonte: Sportmediaset.it
Articolo modificato 5 Set 2014 - 15:16