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Rafaél Benítez Maudes è il tecnico del Napoli. Questo è noto a tutti, ma è bene che si ripeta come se fosse una cantilena. Rafa è l’allenatore della SSC Napoli e lo sarà sino alla scadenza del suo contratto con la società azzurra. Come dire, finchè contratto non ci separi. La speranza personale è che Rafaél Benítez Maudes rimanga il coach del Napoli per molto di più. Il calcio lo conosciamo benissimo, i matrimoni si fanno e si disfanno in poche ore, ma ci inorgoglisce pensare che il tecnico nato a Madrid nel ’60 possa continuare il matrimonio con la squadra del patron De Laurentiis.

Quali le motivazioni di tanto sperare? Quali le necessità di conservare il tecnico ex Liverpool, Valencia, Chelsea a scaldare la panchina di Fuorigrotta? Del resto, morto un Papa se ne fa un altro, dice il proverbio. Questo è indubbio e la citazione proverbiale non fa una piega, ma la consapevolezza di avere un valore aggiunto a guidare la compagine che si vanta del ciuccio quale mascotte forse, non è di tutti, addetti ai lavori e non.

Spulciando ad uno ad uno gli allenatori della (mica tanto gloriosa) società azzurra, non si riesce a trovare un tecnico con il suo palmares e curriculum vitae. Rafaél Benítez Maudes non lo scopriamo certo oggi, ma stentiamo a renderci conto forse del suo reale valore. Un personaggio mai sopra le righe (ed alle volte qualcuno si irrita per questo), pacato ma grintoso (Callejon in ritiro ne sa qualcosa), educato ma con la risposta pronta, minuzioso, alle volte forse maniacale a sentir chi lo conosce davvero. Un allenatore manager, una di quelle figure alle quali il nostro calcio è poco abituato o quasi per nulla. Un esperto capitano per una squadra ed una società ambiziose. Un istrionico condottiero che è riuscito in due anni a rivoltare la rosa azzurra come un calzino, facendo approdare giocatori di assoluto valore all’ombra del Vesuvio.

Qualcuno si è domandato dove sarebbero ora a giocare i vari, Callejon, Albiol, Mertens, Rafael, Higuain per non parlare di Koulibaly, Henrique e De Guzman? Ah dimenticavamo Pepe Reina, un uomo prima che un giocatore di assoluto livello. Dove sarebbe ora il Napoli se a Rafa si fosse preferito Montella, Guidolin o uno dei tanti nomi che giravano subito dopo l’addio di Walter Mazzarri? Nulla contro l’aeroplanino o lo scafato ex tecnico dell’Udinese ma Rafaél Benítez Maudes è tutt’altra cosa.

Rafa è stato attrattore inestimabile di talenti e notorietà, nonchè la miccia per iniziare quel processo di internazionalizzazione tanto caro al nostro Presidente. Un processo che si presenta lento e complesso ma che non può prescindere ad oggi dal tecnico madrileno. Siamo ad un passo dalla reale consacrazione della squadra azzurra che va al di là dalla vittoria dello Scudetto.

È bene che tutti inizino a rimurginarci sopra. Non è tanto importante vincere ora, ma ancora di più rendere la società capace di poter vincere per lungo tempo. In questo processo Rafa è un inestimabile valore aggiunto da non disperdere. Rafaél Benítez Maudes è il tecnico del Napoli, già….speriamo lo sia per tanto ancora.

Antonio Picarelli

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Articolo modificato 7 Set 2014 - 20:02

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Scritto da
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