Settimana importante per il Napoli che, dopo la sosta per i consueti impegni delle Nazionali e qualche giorno in più di relax anche per Rafa Benitez, dovrà riproiettarsi con mente e cuore per la ripresa del campionato. Domenica pomeriggio infatti al “San Paolo” sarà di scena il Chievo Verona per un match da non sbagliare, sia per dare un segnale importante alle avversarie prolungando un filotto iniziato con la vittoria all’esordio in trasferta contro il Genoa, che per dimostrare di aver colmato i limiti dello scorso anno, quando spesso e volentieri si stentava proprio tra le mura amiche contro le squadre di medio basso profilo. Per ottenere il massimo dai prossimi e numerosi impegni settembrini tra campionato ed imminente Europa League però, sarà necessario rispettare al massimo cinque elementi, che negli ultimi mesi sono in parte mancati ai giocatori sotto l’ombra del Vesuvio.
COMPATTEZZA. La mancanza di solidità e coesione in tutti i reparti è stato proprio il tallone d’Achille della scottante trasferta di Bilbao dove alcune zone del campo sembravano distanti tra loro evidenziando ancora grandi lacune tattiche. Per vincere servirà un immenso spirito di sacrificio da parte di tutti gli interpreti, in grado di aiutare i compagni e saper dare il giusto apporto fondamentale quando chiamati in causa. Nessun alibi, nessuna distrazione: tutti uniti verso lo stesso obiettivo, in particolar modo tra difesa e centrocampo.
CONDIZIONE FISICA. Il focus poi sarà puntato sullo stato di forma dei giocatori azzurri che dovrà essere al top per il tour de force. Non sarà facile affrontare cinque gare in sole due settimane, tutte decisive per il prosieguo della stagione partenopea. Su tutti preoccupa la situazione di Higuain, reduce da un affaticamento muscolare con la Nazionale Argentina, che ha lavorato al ritorno dalla Germania con lo staff medico concedendosi un week end di riposo come i compagni rimasti a Napoli liberi da impegni extra. Per gli altri previsto un lavoro di scarico da metà settimana, insieme ad un folto ma sicuro turn over per garantire freschezza, lucidità e cinismo in campo, in ogni competizione.
CINISMO. E’ proprio questa una delle qualità fondamentali per un Napoli che vuole vincere contro le squadre medio piccole, nella fattispecie proprio le prossime avversarie Chievo Verona, Udinese, Palermo e Sassuolo dove i partenopei lo scorso anno hanno perso punti importanti. Sarà una bella prova di maturità da non fallire assolutamente e ben lo sa Benitez che vuole dimostrare anche ai tifosi che il suo Napoli rispetto alla stagione precedente è finalmente cresciuto. In base a questi fattori, sceglierà al meglio il suo undici titolare: alcuni giocatori infatti, possono risultare decisivi anche a gara in corso, regalando all’undici sotto l’ombra del Vesuvio una marcia in più e quella concretezza che spesso manca per preservare i giusti equilibri in campo.
L’IDENTITA’. Il club di De Laurentiis è sempre stato specchio delle caratteristiche del proprio allenatore: mai arrendevole con Reja, ricco di grinta con Mazzarri, bello e di classe con Benitez. Per vincere e convincere però, dovrà giocare con una totalità di elementi: cuore, tecnica e carattere per infliggere il colpo letale, così come fatto nel finale del match contro il Genoa e che ha portato a grandissimi risultati. Dovrà essere trascinato dai suoi leader, tra tutti Hamsik ed Higuain, che daranno ai compagni i giusti input per non fallire.
LE MOTIVAZIONI. Infine, l’input più importante. Senza una molla che scatta per il raggiungimento di un obiettivo non si va lontano e, nonostante il momento alquanto delicato, bisogna dare un segnale forte che il Napoli ha le idee chiare sul suo progetto e sui traguardi da raggiungere. Un filotto positivo inoltre, per scacciare le critiche: quelle della cessione del club, della mancata intesa tra De Laurentiis e Benitez, quelle dell’insoddisfazione di Callejon ed Insigne. Tutti uniti verso la vittoria, per regalare ai tifosi una stagione che può essere ancora molto soddisfacente.
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Articolo modificato 8 Set 2014 - 01:18