Ai margini dell’incontro che domenica vedrà gli azzurri affrontare il Chievo nella seconda giornata di campionato di questa nuova stagione affiorano alla mente i recenti pessimi ricordi legati alla gara dello scorso anno che segnò un passaggio fondamentale per il fallimento dell’aggancio alla Roma in chiave Champions. Era lo scorso 25 gennaio quando allo stadio San Paolo gli uomini di Corini arrivavano alla seconda di ritorno (caso vuole che anche stavolta sia capitato alla seconda giornata) da un cammino preoccupante ai fini del raggiungimento della salvezza, la scoppola interna col Parma per 1-2 metteva i clivensi nelle condizioni di dover dare un segnale al proprio campionato, mollare la presa o girare pagina era l’incipit del nuovo programma stagionale. Il Napoli, dal canto suo, inanellando 6 risultati utili consecutivi, puntava al settimo, cercando ovviamente la vittoria per mettere ansia alla Roma impegnata proprio contro i cugini veronesi dell’Hellas.
Pronti, via e gli azzurri mettono subito in evidenza una manovra senza troppe pretese, scambi elementari e rari cambi di passo non riescono ad essere le armi determinanti, utili a trovare il pertugio giusto, cosa che invece riesce al Chievo alla prima azione pericolosa, siamo al 18′ e Sardo, napoletano doc, viene
La ripresa deve restituire agli azzurri ciò che non sono stati in grado di mettere in pratica nella prima frazione, determinazione, cattivare agonistica e capacità di concretizzare, al 11′ Jorginho debutta in azzurro al posto di Dzemaili ed il brasiliano rivive così aria di derby. L’impatto con la gara è buono ma non si può
Spesso e volentieri le gare contro il Chievo sono servite da capro espiatorio per evidenziare come gli azzurri soffrano, oramai da troppo tempo, di una non meglio identificata sindrome che frena troppe volte la marcia quando si tratta di affondare i colpi con le piccole, le squadre minori che non hanno nella qualità della propria rosa il punto di forza, ma che ogni qualvolta hanno raggiunto gli obiettivi contro il Napoli facendo leva su altre prerogative, leggasi concentrazione e applicazione dal primo all’ultimo minuto, lezione che la squadra di Benitez deve imparare e subito se vorrà presentarsi da vera protagonista ai nastri del campionato appena cominciato.
Ecco gli highlights della gara del campionato scorso:
Articolo modificato 10 Set 2014 - 15:17