L’ultimo vero Napoli di Walter Mazzarri era così composto: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Behrami, Dzemaili, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. Giocò a Napoli contro il Siena vincendo per 2 a 1. Era la penultima giornata del campionato 2012-2013 ed il Napoli si qualificò di diritto alla Champions League. L’ultimo Napoli di Rafa Benitez, sconfitto contro il Chievo nella seconda giornata è sceso in campo con questi effettivi: Rafael, Maggio, Albiol, Koulibaly, Zuniga, Inler, Jorginho, Hamsik, Callejon, Insigne, Higuain.
Meno di due anni trascorsi tra quel Napoli e questo Napoli, piccole tracce si scorgono ancora in una rosa stravolta. Maggio, Zuniga ed Hamsik gli unici nomi a figurare in entrambe le formazioni, Inler ulteriore superstite era in panchina nell’ultimo Napoli mazzarriano. Quattro quindi i superstiti con Insigne a fare da contorno, mai preso sul serio in considerazione dal tecnico livornese. Inler e Maggio i più utilizzati da Benitez, che predica calcio e vuole una certa qualità tra i suoi uomini. Zuniga lo sfortunato interprete di fascia, tra contratto ed infortunio ha saltato praticamente tutta la prima di Rafa.
Christian Maggio è stato più volte in predicato di dover lasciare Napoli per raggiungere magari il suo mentore a Milano. Il buon Christian, alle volte anche insignito dei gradi di capitano ha stretto i denti ed ha riconquistato il posto in squadra. Una stagione tribolata la sua prima con il tecnico madrileno, prima un grave infortunio, poi quella sfortunata parentesi del pneumotorace che lo ha costretto ancora fuori, sino a fargli perdere la convocazione in Nazionale per i Mondiali.
Christian però non è uno che si abbatte facilmente ed ha conosciuti periodi simili in carriera. La delusione del Mondiale svanito sarebbe potuta essere un punto di partenza negativo della nuova stagione azzurra. Maggio si è presentato nel ritiro a Dimaro tirato a lucido, pronto a giocarsi le sue carte senza badare alle voci che lo volevano lontano da Napoli.
La fascia destra è di nuovo di sua proprietà anche se la concorrenza è tanta ed agguerrita. Scommettiamo che Christian sarà pronto a stringere i denti per non perdere la precedenza nelle scelte di Benitez.
Antonio Picarelli
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