C’era una volta il Napoli che reggeva la pressione, che sembrava quasi una squadra matura, capace, forte mentalmente. C’era una volta il Napoli che andava a vincere nell’appuntamento decisivo col Villareal in Champions, che batteva il City in casa e si scatenava contro il Chelsea al San Paolo.
Dopo il 4-1 del ritorno allo Stanford Bridge avevamo tutti pensato che non ci sarebbe stata un’altra caduta così. Ci sbagliavamo. Quella di Bilbao è stata ancora più dura da digerire, per il modo e i tempi in cui è avvenuta. Insomma, in Champions siamo sfortunati e immaturi, ma arriva il momento in cui si deve dire basta.
La differenza tra quel Napoli e questo Napoli sta nella fame. E nella capacità di fare gol. Sono tanti i fattori che hanno contribuito alla de-crescita: dal mercato al Mondiale, dall’inadeguata preparazione dei singoli agli errori del tecnico. Senza dimenticare le aspettative della tifoseria, che spesso hanno avuto addirittura un effetto controproducente.
Ma è arrivato il momento di dire basta. Bilbao è dura da digerire ma è lontana. Basta lagne e piagnistei, basta accuse a tutto e a tutti. Lo schiaffo col Chievo può e deve rivitalizzarci, soprattutto dal punto di vista morale. Siamo il Napoli, insomma. Non è che qualcuno l’ha scordato?
Raffaele Nappi
I commenti sono chiusi.