Riconquistare la fiducia del San Paolo dopo aver quasi giurato eterno amore ad una diretta avversaria degli azzurri non è cosa da poco, ma Walter Gargano sembra quasi esserci riuscito. Dopo aver bazzicato per due anni in prestito, è tornato a Dimaro pronto a ripartire nuovamente verso nuovi orizzonti, un po’ per il rapporto assolutamente infelice con la tifoseria partenopea, un po’ perché era fuori dagli schemi di Benitez.
Passano i giorni, arriva qualche timido interessamento di altri club, ma già ad agosto la permanenza del Mota in maglia azzurra non sembrava più un miraggio. I fischi della tifoseria rivolti ai suoi confronti nella partita contro il PSG lasciavano presagire ad una stagione difficile dal punto di vista emotivo, ma l’uruguaiano non si è fatto intimidire ed ha continuato a dare il suo bel contributo in mezzo al campo.
Il grande impegno mostrato sia in allenamento che in partita però, ha fatto cambiare quasi radicalmente idea alla piazza: quando chiamato in causa, Walter ha sempre donato grinta, corsa e tanto cuore che in mezzo al campo non bastano mai. Il pubblico apprezza e già contro l’Athletic Bilbao nell’andata dei play off di Champions League gli sono rivolti dei timidi applausi.
La gara di ieri sera contro lo Sparta Praga sarà segnata probabilmente come punto di svolta per la sua carriera alle pendici del Vesuvio. Incide molto nella manovra azzurra sporcando e recuperando molti palloni e facendo da filtro tra la difesa e il centrocampo che hanno mostrato ancora una volta qualche incertezza da correggere quanto prima.
Durante il match è vittima qualche timida contestazione, ma poi a fine partita è andato a festeggiare la vittoria sotto la curva con i tifosi e i compagni, segno che ormai il rapporto con la tifoseria è stato quasi ricucito. Corsa, grinta, tenacia e la maglia sempre inzuppata di sudore: così Gargano ha riconquistato Fuorigrotta.
Luigi Fervide
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