Un mercoledì amaro, una delusione cocente per i pochi accorsi al San Paolo, al capezzale di un Napoli in difficoltà. Napoli non ha risposto, con l’assenza ha voluto dimostrare l’insofferenza palpabile che ormai divide questo Napoli e la piazza. Un disamore che vede la società sul banco degli imputati, ma che i risultati del campo non stanno facendo altro che accentuare. In questo Napoli che non riesce ad uscire dal tunnel nella nostra rubrica sul peggiore in campo stasera abbiamo un’eccezione, non un singolo ma un intero reparto.
Imbarcata – Una nave che affonda, la difesa della compagine partenopea. Nessun interprete sopra la sufficienza, mentre in attacco gli azzurri riescono comunque a mettere a segno tre reti e a produrre numerose azioni da goal, se a metà campo Gargano si batte dando il meglio del suo repertorio, tra i migliori nonostante i suoi limiti sempre, ogni qual volta mister Benitez l’ha chiamato a rapporto, la retroguardia partenopea è stata assolutamente imbarazzante. Koulibaly, Albiol, Ghoulam ed Henrique hanno dato luogo ad un vero e proprio teatro degli orrori. Lo stesso Rafael non è apparso irreprensibile, in particolar modo sul secondo goal di Vasquez. Per tutto l’arco della sfida gli ottimi avanti del Palermo, tre talenti davvero da tener d’occhio, hanno dato l’impressione di poter infilare il Napoli come una lama nel più soffice burro.
Blackout – In avanti la squadra riesce ad esprimere la propria qualità, anche se a tratti e meno devastante rispetto alla scorsa stagione, nelle prime giornate è mancata solo la fortuna, Dietro il gruppo di Benitez dimostra una fragilità sconfortante, soprattutto rapportato al livello che il progetto azzurro vorrebbe tenere: guardare Roma e Juventus nel caso. Una sequela di errori che ha caratterizzato questo infelice inizio stagione azzurro, una costante in un cammino ad oggi davvero in picchiata. La squadra è in difficoltà, una difficoltà che dalle parti di Castel Volturno non si palesava da ben 5 anni, dall’ultimo Donadoni azzurro. Dove il reale problema? Qualità dei singoli? Fase difensiva disastrosa? La verità sta nel mezzo. A Benitez e al gruppo il compito di dare una seria sterzata, già dalla sfida del Giglio di Reggio Emilia.
Edoardo Brancaccio
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