“Miglioreremo l’anno prossimo, sarà tutto diverso”. Questo è stato il pensiero della maggior parte dei tifosi azzurri e degli addetti ai lavori al termine dello scorso campionato, il primo con Rafa Benitez in panchina. Nuovo tecnico, nuovi metodi di allenamento, tanti nuovi giocatori ed una nuova mentalità votata all’attacco. Tutto ciò necessitava di un tempo di “ambientamento”, terminato proprio con il terzo posto in classifica e con la conquista della Coppa Italia.
Quest’anno la musica doveva essere diversa, ma così (al momento) non è stato. Il Napoli della scorsa stagione aveva due pecche su tutte: la difesa ed i tanti punti persi con le piccole. Due problemi che non solo non sono diminuiti, ma sono addirittura aumentati. Sei gol subiti in quattro partite sono un’enormità, senza contare le quattro reti rifilate dall’Athletic Bilbao nel preliminare di Champions League. Non solo tatticamente, ma anche sul mercato si poteva fare di più. Entra Koulibaly, esce Fernandez. Numericamente, insomma, non è cambiato nulla. Inoltre, contro Chievo, Udinese e Palermo, gli azzurri hanno conquistato un solo punto sui nove disponibili.
Ed è proprio questa la differenza abissale con Juventus e Roma: bianconeri e giallorossi, contro le “piccole”, non sbagliano un colpo, portando sempre a casa l’intera posta in palio. Siamo appena alla quarta giornata, ma i segnali non sono incoraggianti…
Antonio De Filippo
Articolo modificato 25 Set 2014 - 10:29