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Tre domande a… Angelo Pisani, avvocato della famiglia Esposito: “Inquinamento mediatico voluto da poteri forti. Sul coltello non ci sono impronte napoletane. Ecco cosa accadrà il 3 ottobre”

“La nostra è una battaglia per dare giustizia a Ciro. Ma non solo: vogliamo ridare dignità a Napoli di fronte a tutto il Paese”: così l’Avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia Esposito, a SpazioNapoli.

Dall’esterno sembra diventata un’impresa ormai. Lo Zio di Ciro ha detto di avere la sensazione che ci sia qualcuno che protegge De Santis. Qual è il suo pensiero a tal proposito?

“Io credo che siamo di fronte ad un inquinamento mediatico orchestrato da poteri forti, che mirano a confondere l’opinione pubblica. Ma noi non ci faremo intimidire, andiamo avanti per la nostra strada consapevoli che sarà difficile, ma sicuri che la giustizia alla fine trionferà. Ne va della memoria di Ciro”

La faccenda del coltello è emblematica. Cosa accadrà nell’incidente probatorio del prossimo 3 ottobre?

“Quelle del coltello su cui ci sarebbero impronte di tifosi del Napoli sono voci assolutamente infondate e prive di qualsivoglia barlume di verità. E’ per questo che mercoledì scorso c’è stato il rinvio dell’incidente probatorio. Sia noi, sia gli avvocati della controparte, sia il pm, vogliamo un confronto con i periti del Racis che hanno effettuato le indagini. Il 3 ottobre queste prove saranno cristallizzate e portate al processo che si aprirà successivamente: è un momento molto importante”

Intanto la settimana scorsa lei ha ricevuto anche una telefonata minatoria. Un gesto che fa parte di una qualche strategia?

“Questo non possiamo dirlo. Potrebbe essere il gesto di un folle, o di un tifoso che non capisce l’essenza vera del calcio. Ma non abbiamo timore, andremo fino in fondo: vogliamo giustizia per Ciro”

Articolo modificato 25 Set 2014 - 23:13

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Scritto da
redazione