Gli azzurri entrano in campo come assatanati. Higuain è dappertutto. Gargano e David Lopez tolgono il fiato al centrocampo del Sassuolo. Albiol in forte crescita e Koulibaly spengono i tentativi di Zaza. Gli esterni della difesa, Zuniga e Britos, non pasticciano, giocano di prima, difendono contro Floccari e Sansone e cercano la corsia di fuga. Callejon e Insigne spingono e rientrano, soprattutto lo spagnolo, instancabile. Hamsik fa girare la palla.
E’ una partita da vincere, la partita dell’anno per non piombare sul fondo della classifica e sul fondo della crisi. Il Sassuolo, per carità, non è il Real Madrid. Viene chiuso nella sua metà campo, non riesce a ripartire, il Napoli gli sta addosso. Non è un Napoli elegante, non è il Napoli del possesso-palla. E’ una squadra azzurra che abbandona il fioretto e sfodera la spada. Manca subito il gol con Hamsik (4’ salvataggio del portiere e di Gazzola davanti alla linea di porta). E’ un Napoli che non ammette più scherzi, determinato, di carattere. Benitez mischia ancora le carte, terza formazione nelle tre partite della settimana. Resistono solo Rafael, Albiol, Koulibaly e Gargano. C’è ancora turn-over per gli altri. Zuniga e Britos esterni di difesa. David Lopez e non Inler in coppia con Gargano.
Insigne a sinistra e non Mertens. E’ la fase difensiva che sale di tono, i centrali padroni assoluti nei contrasti e gli esterni senza le solite sbavature e gli errori consueti. I due mediani sono inesauribili nel filtro e Gargano porta anche la palla avanti. L’azione vincente parte proprio dalla difesa. Koulibaly strappa il pallone a un avversario, va e lancia Hamsik che gira per Higuain a sinistra. Immediato il lungo cross del Pipita sull’altro fronte, a destra, dove Callejon, mollato da Peluso, arriva in solitudine a battere Consigli (28’). Segna sempre Callejon, terza rete in campionato. Higuain rimane all’asciutto, ma è suo il prodigioso assist vincente. Il Napoli potrebbe raddoppiare con Higuain (35’ e 54’). Non riesce ad affondare il kappaò per mettersi tranquillo ed è costretto a soffrire nella seconda parte della ripresa quando c’è un po’ di stanchezza tra gli azzurri e il Sassuolo prende coraggio.
Di Francesco inserisce uomini più offensivi (56’ Missiroli per Brighi, 72’ Pavoletti per Floccari, 75’ Vrsaljko per Gazzola). Benitez risponde avvicendando i più affaticati (60’ De Guzman per Hamsik che stava diventando impreciso, 69’ Zapata per Higuain che non gradisce, 76’ Jorginho per Gargano ammonito e allo stremo delle forze dopo una ennesima gara generosissima).
Il Napoli si compatta bene, linee difensive ben strette, non cede mai nei contrasti, ingabbia Zaza, resiste sulle fasce con opportuni raddoppi per soccorrere Zuniga (David Lopez) e Britos (Callejon che si sposta a sinistra). E’ pericolosa la difesa a oltranza senza più la capacità di ripartire. Il pallone viene allontanato, non più gestito, il Napoli si schiaccia.
Un tiro fortunato, una mischia, un calcio piazzato potrebbero castigarlo. Ma il Napoli ha fortuna, finalmente. Pavoletti anticipa di testa Rafael in uscita, ma conclude a lato (83’). Dalla mischia che si crea nell’area azzurra il tiro di Peluso deviato da Zuniga colpisce la traversa (85’). Brividi forti. Il Napoli resiste e, nel recupero, Insigne stanchissimo fallisce il 2-0 sul lancio di Zapata. Si parte per Bratislava (giovedì con lo Slovan) per far punti in Europa League. Domenica appuntamento col Torino a Fuorigrotta per violare il San Paolo dove il Napoli (due successi esterni) non ha ancora vinto.
FONTE: Mimmo Carratelli per Il Roma
Articolo modificato 29 Set 2014 - 17:35