Un lunedì finalmente tranquillo per i tifosi del Napoli che, dopo un ruolino di marcia di una vittoria, due pareggi e due sconfitte nelle prime cinque gare di campionato, vede la truppa partenopea portare a casa un altro successo, ancora lontano dalle mura amiche. Nonostante un passivo di misura contro il Sassuolo, Callejon e compagni hanno dimostrato un netto miglioramento rispetto le scorse gare, con la speranze che diano a quanto visto in campo ieri mattina, una buona continuità.
E’ giusto partire dall’assunto che il Sassuolo non è banalmente la squadra che ha subito sette reti, alquanto fortunose, dall’Inter: l’undici di Eusebio Di Francesco è ben ponderato, unito, grintoso, ha le idee chiare ma ancora in fase di rodaggio. E’ una squadra con buoni interpreti italiani, alcuni dei quali anche nel giro della Nazionale come Zaza. Inoltre, gli emiliani fino ad ora hanno fermato la Fiorentina sul pari a reti inviolate, la Sampdoria e pareggiato contro l’ostico undici cagliaritano, non male insomma. Premesso ciò, il Napoli è dovuto tornare compatto e ben organizzare per battere Floccari e soci, vincendo però con merito e carattere.
L’APPROCCIO AL MATCH. E’ stato più che giusto: gli azzurri sono scesi in campo motivati e decisi a sbloccare subito il risultato, pericolosissimi sin dai primi minuti. I leader inoltre, non hanno deluso le aspettative, trascinando i compagni verso la vittoria. Spalla a spalla ma con un gran carattere, lo stesso che ha portato Gargano a muso duro contro Taider, che ha dato spunto alle giocate di Callejon ed Higuain e che ha indotto ad Albiol e Koulibaly finalmente di non sbagliare nulla.
TATTICAMENTE COMPATTI. Rafa Benitez ha cambiato in parte gli interpreti ma non il modulo. L’innesto sinergico di Britos e Zuniga come terzini ha dato però risposte molto positive, con prestazioni maiuscole dei due giocatori. Al centro Koulibaly ed Albiol hanno preso per mano il reparto, coadiuvando anche a centrocampo David Lopez e Gargano, entrambi con un voto al di sopra della sufficienza. Risposte positive anche dal pacchetto più avanzato: a parte Marek Hamsik che ha partecipato alla manovra a fasi alterne, il fantasioso tris in attacco è stato cinico, brioso e ricco di spirito di sacrificio, in particolar modo da parte di Insigne ed Higuain, nelle vesti di assist men, finalizzatori, all’occorrenza aggredendo gli avversari, impostando e ripiegando in difesa.
PRECISIONE E SEMPLICITA’. Altro grande miglioramento rispetto alle gare precedenti, è stato un gioco più fluido, preciso e soprattutto semplice. Niente leziosismi o tocchi complessi: si gioca facile e bene, per sbloccare ed arrotondare il risultato. Infine, l’elemento ricorrente è la precisione: ancora non perfetta sotto porta, meglio a centrocampo ed ancor più in difesa, dove i centrali hanno contrastato al meglio le iniziative di Floccari e Zaza, lasciando più spazio agli attaccanti emiliani solo nel finale a causa di un diverso assetto provato da Benitez. Insomma, il Napoli è sulla buona strada per riprendersi definitivamente: in caso di risposta positiva anche in Europa League e domenica contro il Torino, si potrà davvero dire che la crisi ormai è alle spalle.
Alessia Bartiromo
RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo modificato 29 Set 2014 - 11:09