Il gol a Bilbao è stata solo una piccola luce. Tutti speravamo fosse il momento della svolta, per il Napoli, in primo luogo, e per lui, Marek. E invece, al di là di qualche ottima prestazione in campionato, Hamsik si è rivelato il solito, quello conosciuto negli ultimi mesi in azzurro.
Il capitano viene da una stagione difficile ma non si è mai tirato indietro. Mai una parola di troppo, mai un’esclamazione sbagliata nei confronti dell’ambiente, dei tifosi, dell’allenatore. Hamsik è il capitano ideale e il leader giusto per guidare un gruppo che ha ambizioni vincenti, non c’è che dire.
Eppure vorremmo prestazioni migliori, più incisive, da parte sua. Le incursioni che lo hanno reso noto in tutt’Europa sembrano quasi lontane. I passaggi filtranti, le azioni decisive, le incornate di testa, sembrano un ricordo lontano.
Sappiamo benissimo che Benitez non può che fare bene a un giocatore come Marek Hamsik. E sappiamo ancora meglio che l’acquisto migliore, la pedina capace di permetterci di fare il vero salto di qualità ce l’abbiamo in casa. Sarebbe bello, capitano, che si mettessero da parte quegli odiosi retropassaggi, quella costante visione alle spalle. La rinascita del Napoli passa anche da Marek.
Raffaele Nappi
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