Koulibaly sempre titolare dal primo all’ultimo minuto, David Lopez che si sta inserendo negli schemi di Benitez garantendo poca qualità ma tanta solidità alla mediana, il poco convincente De Guzman che ha segnato a Genova pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, e infine Michu che fin qui ha deluso. Questo il bilancio dei nuovi acquisti in casa Napoli. Dunque, occorre innanzitutto recuperare, fisicamente e mentalmente, Miguel Perez Cuesta, in arte appunto Michu.
Reduce da un duplice infortunio lo scorso anno allo Swansea, è arrivato in ritiro con una condizione precaria. A Dimaro, però, ha lavorato bene. Il problema è che gli manca il ritmo partita. Per questo Benitez lo ha schierato titolare a Udine. Michu, però, non ha fornito le risposte che Rafa si aspettava da lui. Giusto, comunque, concedergli una prova d’appello e in tal senso la sfida di domani con lo Slovan Bratislava arriva al momento giusto. L’Europa League è una competizione nella quale Michu si esalta: sin qui tra Swansea e Napoli ha segnato 4 gol in 8 partite (tra preliminari e gironi).
Adesso vorrebbe la prima esultanza (alla Toni con la mano vicino all’orecchio) in maglia azzurra. Una rete da dedicare alla fidanzata Paloma, che è sempre al suo fianco e con la quale si muove tra Castelvolturno e il centro (lei non parla inglese e sembra preferire Napoli al Galles). Di conseguenza, domani potrebbe giocare più vicino alla porta (al posto di Higuain) e non nel ruolo di mezzapunta, visto che i suoi inserimenti sono limitati per via di una condizione atletica non ottimale. Benitez lo apprezza molto per il gioco aereo e contro i corazzieri dello Slovan ci sarà bisogno dei suoi centimetri. Se poi Rafa decidesse anche di usare i muscoli di Duvan Zapata, allora Michu potrebbe arretrare nella posizione di Hamsik. Del resto, lui è un “nove e mezzo” e proprio per questa duttilità è stato voluto Benitez.
Fonte: Gazzetta dello Sport
Articolo modificato 1 Ott 2014 - 10:04