Nella sua Bratislava. Proprio lì dove calcisticamente è cresciuto: Marek Hamsik incornicia con un gol una prestazione finalmente degna di tal nome e dalla Slovacchia lancia un nuovo guanto di sfida.
TRA ILLUSIONI E DOMANDE – Dopo il gol del San Mamés che aveva illuso il Napoli nel preliminare contro l’Athletic Bilbao, tutto faceva presagire una nuova stagione da protagonista, dopo quella negatia dell’anno scorso, passato più in infermeria che in campo. Ma l’inizio del campionato ha fatto tornare l’incubo di un anonimato in cui Hamsik sembrava di nuovo dileguarsi. Dov’era finito il giocatore che con le sue incursioni riusciva sempre a trovarsi al posto giusto nel momento giusto? Questi, e altri interrogativi, hanno cominciato ad aleggiare insieme all’accusa già mossa nei confronti di Rafa Benitez: il suo modulo ingabbia il giocatore, non gli concede i giusti spazi e lo costringe ad agire troppo a ridosso della difesa avversaria. Eppure in pochi ricordano che all’inizio della scorsa stagione – stesso tecnico, stesso modulo – Hamsik aveva regalato gol e prestazioni da incorniciare. Poi la luce si è spenta, il gol di Bilbao sembrava averla riaccesa, ma il problema, per lui come per la squadra, era soprattutto mentale.
UNA NUOVA ALBA – La speranza è che con il gol di Bratislava Marek possa essersi messo alle spalle quell’alea negativa che lo sta circondando da troppo tempo. Un passaggio filtrante per Duvan, un tiro spalle alla porte, percentuale altissima di passaggi riusciti, l’assist pennellato a Higuain e il gol, con il suo pezzo forte di repertorio: inserimento da dietro, questa volta ad anticipare il portiere su lancio sublime di Koulibaly. Se Hamsik è tornato Hamsik lo scopriremo nelle prossime partite. Intanto a Bratislava si intravede una nuova alba.
Articolo modificato 2 Ott 2014 - 20:42