La Procura di Cremona ha analizzato i 200 apparecchi (computer, tablet, smartphone) degli indagati per Calcioscommesse. Quanto emerge dai risultati è clamoroso: combine di partite inedite che risalgono addirittura al 2007 e tra queste ci sarebbe anche il Sassuolo; inoltre negli apparecchi di 27 indagati, sono state trovate parole chiave da sms e chat che il procuratore aveva chiesto di trovare.
In alcuni casi si tratta di persone ancora sconosciuti alla causa o di personaggi a cui non erano stati sequestrati gli apparecchi elettronici. Gli accertamenti hanno rilevato anche alcuni particolare importanti, come ad esempio il PIN del telefonino non fornito da Stefano Mauri, capitano della Lazio, e ciò non ha permesso agli investigatori di esaminare l’oggetto. Lo stesso problema è stato rilevato con Mauro Bressan, ex Fiorentina, ritenuto il braccio destro di Amir Gegic, personaggio al centro dell’inchiesta. Al contrario, le indagini compiute su gli apparecchi di Massimo Erodiani e Mario Bruni, hanno rilevato tanti scambi d’informazione su partite di nuova e vecchia data, con annesso un gran giro di denaro intorno.
È risultata invece illeggibile l’analisi sul pc di Antonio Conte, mentre quella sugli apparecchi di Luca Burini è risultata indecifrabile, poiché scritta in una lingua non riconosciuta addirittura dal traduttore di Google. Le parole chiave da trovare richieste dal procuratore del tribunale di Cremona Roberto di Martino sono 19: abbraccio, assegni, beppe, bolognesi, cambiale, cervia, civ, garanzia, gol-gol, handicap, makelele, over, ovetto, pareggio, under, uovo grande, uovo piccolo, vittoria, zingari-zingaro. Le analisi, non ancora terminate, verranno illustrate definitivamente all’udienza del 29 ottobre.